RIMINI – Una condanna a 8 mesi di reclusione per l’attuale direttore di Sport Mediaset e Videonews, Claudio Brachino, e 6 mesi per Sandro Provvisionato – pena sospesa per entrambi – oltre a 10mila euro di provvisionale, che ciascuno dovrà pagare (immediatamente) alle parti lese. Questo l’esito del processo che si è chiuso, dopo due anni, al Tribunale di Rimini e che vedeva i due giornalisti accusati di calunnia nei confronti di Luciano Baglioni e Pietro Costanza, i poliziotti riminesi che riuscirono, con le loro indagini, a dare un volto e un nome ai feroci banditi della Uno Bianca che tra il 1987 e il 1994 terrorizzarono l’Emilia Romagna e le Marche con una spaventosa scia di 24 omicidi e quasi 100 rapine.
Al centro di tutto, la puntata dell’11 marzo del 2008 de “Le storie di Top Secret”, la serie televisiva trasmessa da Rete4 e condotta da Brachino. In quell’occasione, quest’ultimo intervistò il collega Provvisionato, il quale avanzò dei dubbi sulla ricostruzione dei fatti di Baglioni e Costanza, nonostante la confessione degli assassini.
Nei filmati del programma andato allora in onda, acquisiti dal Tribunale di Rimini, si vede e si sente dire a Provvisionato, incalzato da Brachino: “Io non credo che siano stati i due poliziotti a scoprirli, l’impressione è che i Savi siano stati scaricati, che sia arrivata una soffiata… scaricati da chi li aveva presi in affitto. C’è qualcosa che non torna”.
A distanza di poco più di due anni dall’avvio del processo, la condanna per diffamazione.
I due giornalisti nel 2008 diffamarono i poliziotti riminesi che incastrarono i banditi