BUDAPEST (Ungheria) – Chiude in Ungheria il quotidiano liberale Népszabadsàg, considerato la più autorevole voce critica del governo Orban. La notizia è stata data all’improvviso dall’editore – il giornale ieri era in edicola – che ha annunciato che da oggi il quotidiano non uscirà e che giornalisti e collaboratori sono stati licenziati.
L’editore, la società Mediaworks, filiale di un’impresa austriaca, Vienna Capital Partners (CVP) in una nota ha parlato di perdite permanenti del giornale, annunciando che intende sospendere la pubblicazione del Nepszabadsag fino all’elaborazione un “nuovo modello economico” per risanare i conti.
Secondo voci, però, il proprietario austriaco avrebbe venduto la filiale ungherese ad un oligarca vicino al premier Viktor Orban. L’editore ha smentito, ma il colpo di mano di stamane sembra essere una conferma della notizia. La soppressione del giornale rappresenta un’ulteriore spallata alla libertà di stampa in Ungheria. (Ansa)
A Bruxelles, intanto, la Commissione europea “è a conoscenza” della chiusura del quotidiano ungherese Népszabadság ed “è molto preoccupata” per l’accaduto. Lo ha detto Margritis Schinas, capo del servizio dei portavoce dell’esecutivo comunitario, nel corso del briefing con la stampa.
“Il pluralismo, la libertà di informazione e la tutela dei giornalisti sono elementi fondamentali della società aperta che la Commissione europea sostiene, e sono principi contenuti nei trattati dell’Ue”, ha ricordato Schinas, sottolineando che la Commissione “ha competenze limitate” in casi come questi.
“Spetta gli Stati membri difendere questi valori” di pluralismo e libertà di stampa. Ad ogni modo “abbiamo chiesto spiegazioni e seguiamo da vicino la questione”, ha assicurato Schinas. (Agi)
La più autorevole voce critica del governo Orban. Commissione europea preoccupata