Al giornalista di Die Welt non basta il rimpatrio in Germania: “Voglio l’assoluzione”

Bavaglio turco: Yucel chiede un giusto processo

Deniz Yucel

Deniz Yucel

ISTANBUL (Turchia) – Il giornalista turco-tedesco Deniz Yucel ha fatto giungere tramite il proprio avvocato una lettera al quotidiano tedesco Die Welt, del quale è corrispondente per la Turchia.
Yucel è stato arrestato lo scorso 14 febbraio per poi essere accusato dopo due settimane di spionaggio e “minaccia alla sicurezza nazionale”, per aver scritto degli articoli riguardanti alcuni ministri del governo turco basandosi su alcune mail rivelate da Wikileaks. Sulle pagine del quotidiano tedesco il giornalista reagisce alle accuse del presidente Recep Tayyip Erdogan che ne ha già decretato la colpevolezza “senza che io sia stato giudicato da alcuna corte”.
“In Paesi come l’Azerbaijian e la Bielorussia può essere considerato normale che dai piani alti della politica giungano istruzioni alla magistratura sui provvedimenti da prendere nei confronti di chi è detenuto, pur essendo in attesa di processo. Tuttavia nei principali stati di diritto e per il mondo civile queste sono pratiche distorte”.
Yucel ha poi specificato che non chiede di uscire dal carcere per poi essere espulso in Germania. La Turchia è infatti il Paese del quale, specifica, si considera cittadino, circostanza che fa si che “non c’è indirizzo a cui io possa essere mandato”. Unico desiderio del giornalista è quello di avere “un giusto processo”, rispetto al quale si dice “sicuro” che l’unico risultato può essere la “piena assoluzione”. “Sono entrato dalla porta e dalla stessa porta, a testa alta, voglio uscire, non certo dal retro”.
Il corrispondente di Die Welt chiude la lettera con l’augurio di tornare a seguire “come giornalista in prima linea”, la lotta “che continua”, in opposizione “ai cambiamenti palesemente illegali” apportati alla costituzione, e per preservare “l’indipendenza, la democrazia e la giustizia” nel Paese. (agi)

 

 

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