BARI – Momenti di paura, oggi pomeriggio a Bari, per l’inviata del Tg1 Mariagrazia Mazzola aggredita nel quartiere Libertà mentre stava svolgendo il suo lavoro. La giornalista – subito trasportata al Policlinico, dove si è recato anche il procuratore Giuseppe Volpe, – stava intervistando alcuni parenti di un boss, tra cui la moglie, quando quest’ultima l’ha aggredita prendendola violentemente a schiaffi.
L’aggressione è avvenuta in un’abitazione a poche decine di metri dalla parrocchia del Redentore, dove stamani si è tenuto un incontro con Don Ciotti e dove era allestita una camera ardente.
La giornalista è sottoposta, proprio in queste ore, ad accertamenti nel nosocomio barese e don Francesco Preite, parroco del Redentore, è in ospedale con lei. Al Policlinico si è recato anche il pm di turno Baldo Pisani. Sulla vicenda indaga la squadra mobile di Bari.
Appena appresa la notizia, il presidente e il direttore generale della Rai, Monica Maggioni e Mario Orfeo, «condannano fermamente l’aggressione subita dall’inviata del Tg1 Mariagrazia Mazzola a Bari – fanno sapere da Viale Mazzini – mentre svolgeva il suo lavoro di cronista».
«Si tratta di un tentativo di intimidazione dell’informazione del servizio pubblico – sottolineano Orfeo e Maggioni – che non può essere tollerato in alcun modo: la libertà di stampa è uno dei cardini di ogni matura democrazia e il lavoro dei giornalisti è fondamentale in questo senso. Alla collega Mazzola vanno i nostri auguri di pronta guarigione e il sostegno di tutta la Rai».
Anche il sindaco di Bari, Antonio Decaro, “condanna duramente” l’aggressione all’inviata del primo telegiornale Rai.
«Quanto accaduto – afferma Decaro – è inaccettabile. Non si può tollerare una violenza di questo tipo nei confronti di una donna e di una professionista impegnata nella ricerca di notizie e approfondimenti. Ancora più se questo accade durante la visita del fondatore di Libera, che apprezzabilmente ha scelto di testimoniare il suo impegno quotidiano contro le mafie, partendo dal quartiere Libertà. Quartiere da tempo ostaggio di organizzazioni criminali che pensano di esercitare una egemonia sul territorio, attraverso anche questi episodi di violenza. Come detto più volte, noi non voltiamo la testa dall’altra parte, e non permetteremo che il nome della nostra città possa essere affiancato a episodi di questo tipo».
«Quel quartiere – conclude Decaro – si chiama Libertà e deve essere liberato dalla criminalità organizzata».
IL SINDACATO GIORNALISTI: «ANCORA UN TENTATIVO DI TAPPARE LA BOCCA ALLA STAMPA»
ROMA – «Una aggressione inaccettabile. Ancora una volta con la violenza si tenta di tappare la bocca ai giornalisti». Cdr del Tg1, Fnsi, Assostampa Puglia e Usigraicommentano così quanto accaduto oggi a Bari ed esprimono «massima vicinanza alla collega del Tg1 Maria Grazia Mazzola aggredita mentre svolgeva il proprio lavoro di inchiesta sulla criminalità organizzata. Insieme a lei – concludono i rappresentanti dei giornalisti – decideremo le opportune azioni a tutela sua e della libertà di stampa». (giornalistitalia.it)