MILANO – La Corte d’Appello di Milano ha assolto Emilio Fede dall’accusa di concorso in bancarotta fraudolenta con Lele Mora (che ha già patteggiato), ribaltando così la sentenza con cui l’ex direttore del Tg4, in primo grado, era stato condannato a 3 anni e mezzo di carcere.
Secondo l’accusa, in questa vicenda Silvio Berlusconi sarebbe stato vittima di un raggiro: al leader di Forza Italia il giornalista avrebbe chiesto un prestito da 2 milioni e 750 mila euro da consegnare a Lele Mora per il salvataggio della sua società LM Management. Soldi che, però, alla società non sarebbero mai arrivati e sarebbero stati trattenuti da Mora e da Fede.
In particolare il giornalista, ora assolto, era imputato per la presunta distrazione di 1,1 milioni di euro e cioè di “circa il 40 per cento” dei 2 milioni e 750 mila euro versati nel 2010 da Silvio Berlusconi, in più tranche, e destinati a salvare la società dell’ex talent scout che “versava in una disastrosa situazione finanziaria”.
La Corte, come riferito dall’avvocato Giuseppe Toraldo, che con il collega Gustavo Pansini difende Fede, ha anche revocato la condanna al pagamento di un milione di euro a favore della procedura fallimentare, parte civile in giudizio. (giornalistitalia.it)
Ribaltata la sentenza di primo grado che lo condannava a 3 anni e mezzo di carcere