BAKU (Azerbaijian) – La giornalista investigativa Khadija Ismayilova, 39 anni, è stata condannata a sette anni e mezzo di reclusione dal Tribunale dell’Azerbaijian con l’accusa di evasione fiscale, appropriazione indebita, abuso di potere e attività economica illegale. La Procura azera aveva chiesto.
Conosciuta per le sue inchieste sulla corruzione, la giornalista investigativa è stata arrestata nel dicembre scorso e processata a partire solo dalla fine di luglio. Khadija Ismayilova, che lavora per la radio Azadliq, si è sempre professata innocente accusando di essere vittima di una manovra orchestrata dal potere per aver dato fastidio alla famiglia del presidente Ilham Alyev.
In un servizio del 2012 ha, infatti, smascherato l’affidamento alla famiglia di Alyev, attraverso una rete di società registrate tra Panama e Regno Unito, dei diritti di sfruttamento di una miniera d’oro. Nel 2014, invece, lo scoop su come il presidente controlli, con la moglie ed i figli, l’80 per cento del mercato telefonico azero.
Reporter senza frontiere ha sempre qualificato “mostruosa” la richiesta di condanna da parte della procura sostenendo che l’episodio va inquadrato nella repressione contro i giornalisti indipendenti nel Paese.
Condannata a sette anni e mezzo di reclusione dopo le inchieste sul presidente azero