ROMA – “Abolire l’obbligo di pubblicare sui quotidiani gli avvisi delle società quotate è un errore che può provocare danni ai risparmiatori. La vicenda di Banca Etruria lo dimostra”. È quanto afferma Raffaele Lorusso, segretario generale della Fnsi.
“È auspicabile – dice Lorusso – che il governo, recependo peraltro il parere della commissione Industria del Senato, riveda il decreto legislativo numero 235, con il quale ha stabilito che l’obbligo di trasparenza che le società quotate hanno nei confronti degli investitori può essere assolto con la sola pubblicazione on line. Purtroppo, così non è perché c’è una larga parte di piccoli risparmiatori, soprattutto quelli più avanti con l’età, che non hanno alcuna confidenza con la rete. Da questo punto di vista, il caso di Banca Etruria è emblematico. Infatti, nel 2013, l’avviso pubblico prescritto dalla Consob con cui si mettevano in guardia i risparmiatori dall’alto rischio dell’investimento in quel tipo di obbligazioni fu pubblicato sul solo sito web. I risultati sono sotto gli occhi di tutti e dovrebbero far riflettere il governo”.
“Fra la pretesa delle società – incalza Lorusso – di non essere obbligate a pubblicare gli avvisi sui giornali, assurda e ingiustificata visto che i costi sono comunque contenuti, e l’esigenza di tutelare i risparmiatori il governo dovrebbe scegliere la strada dell’informazione trasparente e capillare che soltanto i quotidiani possono garantire. Senza contare che, in questo modo, non si sottrarrebbero risorse al mercato dell’editoria, ancora alla ricerca di una ripresa stabile dopo la lunga recessione”.
Lorusso (Fnsi): “Togliendo l’obbligo di pubblicarli si danneggiano i risparmiatori”