ROMA – Google e Facebook sono “molto vicini” ad un accordo con i media australiani che chiedono una remunerazione per l’utilizzo dei propri contenuti. Un accordo fortemente incoraggiato dal governo australiano che sta studiando un “codice di condotta vincolante” per i social media in grado di tutelare i media provati dal digitale e dalla pandemia di coronavirus.
In Australia decine di giornali sono stati chiusi e centinaia di giornalisti licenziati, ma il governo ha fatto propria la battaglia per evitare che i giganti di internet divorino gli introiti pubblicitari a spese del mondo dell’informazione.
Un’iniziativa inizialmente invisa ai colossi tecnologici, ma che sarebbe ora vicina a un compromesso, il primo al mondo in questo campo.
Il segretario al Tesoro australiano Josh Frydenberg ha detto che i colloqui con il Ceo di Facebook Mark Zuckerberg e il Ceo di Google Sundar Pichai hanno compiuto “grandi progressi nel fine settimana” nella risoluzione della controversia.
«Credo che siamo molto vicini ad alcuni accordi commerciali molto importanti», ha detto, aggiungendo che «trasformerebbe il panorama dei media australiani».
Il codice di condotta vincolante elaborato dal governo australiano prevede che Google e Facebook negozino con ciascun media un compenso per la condivisione dei loro contenuti. Qualora non si trovasse l’accordo, ci sarebbe una soluzione arbitrale.
I principali gruppi editoriali australiani, News Corp e Nine Entertainment, hanno stimato che il risarcimento potrebbe ammontare a centinaia di milioni di dollari all’anno. (ansa/afp)
Un codice di condotta vincolante per i social a tutela del mondo dell’informazione