ROMA – Altro che alè, a giudicare dall’esordio Giovanni Floris ha davvero poco da festeggiare. La prima puntata del suo “Diciannovequaranta” su La7 – con il fido Pagnoncelli e l’intervista alla Susanna Camusso – è stata vista da appena 258.452 spettatori con share dell’1,45%.
Ascolti non certo da campione dell’Auditel, in linea con la rete e con una quota di ascolto del -27,5% sulla stessa fascia oraria media di settembre 2013 (dati Studio Frasi). Lunedì primo settembre, invece, in quella stessa fascia “Il commissario Cordier” (durato però 98 minuti) aveva ottenuto 234.000 spettatori con l’1.69% di share.
Floris, dunque, inciampa nello share. E lo fa – nonostante i giornali non gli abbiano certo lesinato spazio in queste settimane – con quella striscia quotidiana che la Rai gli aveva negato convincendolo al trasloco in casa Cairo.
L’unica nota positiva arriva dai profili d’ascolto: quasi il 5 per cento tra i laureati e il 3,4 per cento tra gli appartenenti a una classe economica e sociale alta. Nessuna bocciatura, per ora, ma solo qualche “brivido” di paura per Giovannino (e Urbano). Avrà tutto l’autunno, dal lunedì al venerdì, per ritrovare il suo zoccolo di audience. Specialmente “di Martedì”… (Il Velino/Agv News)
Altro che alè, l’audience di “Diciannovequaranta” vale “Il commissario Cordier”