FERRARA – “Riportare all’attenzione dell’opinione pubblica – non solo locale – il Premio Stampa che appartiene ai giornalisti ferraresi e a tutta la cittadinanza” e, soprattutto, “essere al servizio di tutti i colleghi – dai disoccupati, ai collaboratori, ai redattori, ai precari – e della città con l’obiettivo del rispetto del destinatario dell’azione professionale e informativa: il cittadino”. Questi gli obiettivi dell’Associazione Stampa Ferrara, il gruppo provinciale del sindacato dei giornalisti emiliano-romagnoli aderente alla Fnsi, che ha eletto presidente Riccardo Forni (ufficio stampa Ausl, professionale), vice presidente e tesoriere Gino Perin (ufficio stampa Uaipre, collaboratore) e segretario Claudia Fortini (Il Resto del Carlino, professionale), ai quali si aggiungono i componenti del Consiglio Direttivo professionali Silvia Giatti (Telestense), Alessandro Zangara (Ufficio stampa Comune di Ferrara) e Silvia Siano (free lance) ed i collaboratori Federica Achilli (free lance) e Paolo Micalizzi (free lance).
Tutti i consiglieri, nel corso dell’incontro, pur con sfumature e toni diversi, hanno riaffermato la necessità di riprendere l’impegno comune verso i giornalisti ferraresi per continuare nel segno di rinnovamento dell’Associazione Stampa Ferrara e riaffermare, così, la sua forte tradizione di cultura e pensiero.
Il neo Direttivo, oltre a riconfermare l’attenzione per l’organizzazione del Rally della Stampa, tra i tanti argomenti affrontati, ha allo studio quello di creare un Fondo di documentazione storica per non disperdere la memoria del patrimonio culturale dell’Associazione Stampa di Ferrara e per avviare un rapporto con le giovani generazioni, gli studenti di ogni ordine e grado e i giovani che si avvicinano alle nuove forme di “giornalismo”. È bene ricordare, infatti, che l’Associazione Stampa Ferrara è l’ideale continuazione di quel “Circolo giornalistico ferrarese”, fondato nel 1895 con funzioni più culturali che sindacali, però, tra le prime associazioni di giornalisti nate in Italia.
Non a caso, il 28 febbraio 1905, nascerà a Bologna l’Associazione Stampa dell’Emilia, cui possono appartenere “soltanto i giornalisti professionisti dell’Emilia e della Romagna, purché del giornalismo facciano la loro abituale ed esclusiva occupazione retribuita”.
Gli scopi del nascente sindacato di categoria sono tutti enunciati nel secondo articolo: “tutela degli interessi morali dei giornalisti per ciò che riguarda le questioni d’onore, la moralità dei soci e i rapporti fra stampa, pubblico e autorità; la tutela degli interessi materiali dei giornalisti per ciò che riguarda il mutuo soccorso, i licenziamenti, le indennità e tutte le questioni economiche inerenti le relazioni fra proprietari di giornali, direttori e redattori”. Circa 110 anni fa: ma il quadro non è poi tanto cambiato.
Questa, e altre organizzazioni, creeranno, poi, nel febbraio 1908, la Federazione fra le Associazioni Giornalistiche Italiane, poi Fnsi, che tiene il primo congresso proprio a Bologna, nell’Aprile 1909: “solenne consacrazione della grande alleanza di tutte le associazioni e di tutti i giornalisti d’Italia”.