RAGUSA – Il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza di Ragusa ha assegnato una tutela al giornalista Paolo Borrometi, corrispondente dell’Agi, che dall’aprile scorso ha subito una serie di pesantissime intimidazioni.
“Si tratta di episodi molto preoccupanti”, ha detto il prefetto di Ragusa, Annunziato Vardè, che ha incontrato ieri il direttore dell’Agi, Roberto Iadicicco.
“Era doveroso – ha spiegato il prefetto – proteggere Borrometi e lo abbiamo fatto nonostante le esigue risorse disponibili, anche a causa dell’impegno che richiede il fronte dell’immigrazione”.
Il giornalista viene protetto dai carabinieri, con due militari di scorta e un’auto.
Il direttore Iadicicco ha ringraziato il prefetto “perché la tutela assegnata a Borrometi non protegge soltanto questo giornalista, ma la stessa libertà di informazione che è un bene primario della società civile”. Gli stessi carabinieri conducono le indagini sulle intimidazioni cominciate in aprile con un brutale pestaggio e poi proseguite con episodi di varia natura fino all’ultimo di domenica notte, quando è stato appiccato il fuoco alla porta di casa del cronista, a Modica.
“Restando la direzione delle indagini alla Procura di Ragusa – ha sottolineato il prefetto – ho stimolato il responsabile delle forze di polizia a dare il massimo impulso alle indagini perché è fondamentale non solo individuare i responsabili di queste intimidazioni, anche sotto il profilo dell’ordine pubblico, ma soprattutto garantire che in provincia di Ragusa i giornalisti possano svolgere liberamente e pienamente il loro lavoro”. (Agi)
Il Prefetto di Ragusa preoccupato dalle gravi intimidazioni al corrispondente dell’Agi