A Caracas in un “tentativo di rapina” che non convince: non gli hanno rubato nulla

Assassinato il giornalista Ricardo Duran

Ricardo Duran

Ricardo Duran

CARACAS (Venezuela) – Ufficialmente è stato ucciso nel corso di un tentativo di rapina, ma “nessun’altra ipotesi” viene scartata dalla Procura Generale che indaga sulla morte del giornalista Ricardo Duran, addetto stampa del Governo nel Distretto della capitale venezuelana.
Ad ucciderlo sarebbe stata una banda di criminali, che lo avrebbero colpito nei pressi della sua abitazione, nel quartiere popolare di Caricuao, a ovest della città di Caracas. Testimoni sostengono che il giornalista è stato intercettato da tre sconosciuti che volevano spogliarlo del suo veicolo Chery. Ricardo Duran avrebbe opposto resistenza e, a quel punto, uno dei tre uomini avrebbe esploso diversi colpi di pistola poi, risalito sull’auto dei complici, si sarebbe dileguato senza rubare il veicolo del giornalista, né i suoi effetti personali.
Il ministro delle Comunicazioni, José Luis Marcano, solleva, però, qualche dubbio sul movente a scopo di rapina affermando che al giornalista non è stato rubato nulla. Un’altra versione localizza, infatti, l’omicidio al piano inferiore dell’edificio nel quale risiedeva Ricardo Duran, colpito al volto da tre sconosciuti che  lo avevano chiamato al telefono. Non a caso il giornalista, pur armato di pistola calibro 9, non ha neppure tentato di estrarla.
Duran è stato per anni l’anchorman del canale statale Venezolana de Television (Vtv) ed ha lavorato come direttore della Comunicazione e Informazione dell’Assemblea nazionale del Venezuela. Vincitore del Premio Giornalistico Nazionale nel 2009 assegnato dal Governo, è stato tra i giornalisti chiave nel racconto del colpo di Stato del 2002 contro Hugo Chavez.
A giudizio di Jorge Rodriguez, leader del Partito Socialista Unito, dalle indagini sull’omicidio non sarebbe azzardato parlare di “un crimine su commissione”.
“Questo omicidio – a giudizio di Rodriguez – è un tentativo di riportare il paese nella violenza e nell’instabilità”, tesi, questa, sostenuta dalla coalizione  a favore del presidente Nicolas Maduro, che denuncia  “il terribile episodio come un’aggressione contro la libertà di stampa in questo momento di emergenza economica per il Venezuela”. (giornalistitalia.it)

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