BILLHAUR (India) – Il giornalista Naveen Gupta, da otto anni cronista del quotidiano Hindustan, è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco vicino al mercato Nagar Palika a Billhaur, a 60 chilometri da Kanpur. Aveva 37 anni. Ad assassinarlo un commando di tre sconosciuti che, dopo l’agguato, si sono dati alla fuga a bordo di motociclette. Gravemente ferito, il giornalista è stato immediatamente soccorso, ma è morto durante il trasporto in ospedale.
Il sindacati dei giornalisti, riunito d’urgenza, ha espresso seria preoccupazione per l’uccisione del collega e per la situazione dell’ordine pubblico dopo la mattanza di giornalisti che si sta registra nel Paese. Almeno sette gli omicidi negli ultimi tre mesi, tra i quali quelli di Shantanu Bhowmick, Sudip Datta Bhaunik, Gauri Lankesh.
Nel giugno 2015 la giornalista Jagendra Singh di Uttar Prades era stata uccisa nel distretto di Shahjahanpur presumibilmente per le sue scoperte sull’estrazione illegale di sabbia. Singh aveva lavorato per i media in lingua hindi per 15 anni.
Nell’ottobre 2015, invece, il giornalista Hemant Yadav, 45 anni, è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco nel distretto di Chandauli nell’Uttar Pradesh. Anche in questo caso i killer hanno agito a bordo di motociclette. Nell’agosto dello stesso anno ucciso anche il giornalista part-time di un quotidiano hindi nel distretto di Bareilly, Sanjay Pathak, 42 anni. E ancora: un giornalista è stato aggredito, presumibilmente dalla mafia mineraria, nel distretto di Chitrakoot, mentre un altro è stato legato ad una moto e trascinato per strada dai sicari nel distretto di Pilibhit.
Nel Rapporto annuale di Reporters Sans Frontières l’India occupa il 136° posto (su 180) della lista sulla libertà di stampa. (giornalistitalia.it)
Mattanza di giornalisti in India. Ennesimo omicidio eseguito dalla banda dei centauri