PEDRO JUAN CABALLERO (Paraguay) – Il giornalista paraguaiano Gerardo Serviáne Coronel, 45 anni, è stato assassinato a Pedro Juan Caballero, in Paraguay, a circa 600 chilometri dalla capitale Asunciòn e ad appena duecento metri dal confine con il Brasile.
Gerardo Serviáne Coronel lavorava per l’emittente radiofonica di Pedro Juan Caballero, Radio Città Nuova, per la quale conduceva un programma d’informazione.
Il giornalista è stato ucciso con nove colpi di pistola mentre, a bordo del proprio ciclomotore, percorreva la strada di periferia che separa, di appena duecento metri, la città paraguaiana di Pedro Juan Caballero da quella brasiliana di Ponta Porá.
Due sconosciuti, a bordo di una moto di grossa cilindrata, lo hanno affiancato scaricandogli addosso l’intero caricatore della pistola. La polizia ritiene che i due autori dell’omicidio siano Blas Evaristo Ferreira, 24 anni, e Pedro Pascual Giménez, 45 anni, e pertanto ha proceduto al loro arresto.
Il fratello della vittima, Francisco “Kiko” Serviàne, è convinto che l’omicidio di Gerardo abbia una matrice politica. Nel corso delle sue trasmissioni radiofoniche, il giornalista aveva, infatti, più volte denunciato la le collusioni tra la politica e la criminalità organizzata in una zona che rappresenta il crocevia sia del traffico di cocaina proveniente dalla cordigliera delle Ande (Bolivia, Colombia), che della cannabis prodotta in Paraguay e destinata al Brasile.
Un territorio nel quale le mafie regolano, purtroppo spesso, i propri conti con barbari omicidi e fanno altrettanto con quanti, soprattutto i giornalisti, denunciano con grande coraggio e determinazione le loro attività criminali. (giornalistitalia.it)
Un altro omicidio nella città crocevia del traffico di droga tra Brasile e Paraguay