BAGHDAD (Iraq) – Uomini armati hanno assassinato due giornalisti iracheni a Nord di Baghdad. Lo ha annunciato l’emittente Sharqiya per la quale le due vittime lavoravano. “Miliziani armati hanno assassinato il corrispondente Saif Tallal e il suo cameraman Hassan al Anbaki nei pressi di Baquba”, capoluogo della provincia di Diyala, ha detto in diretta un anchorman di Sharqiya.
L’Iraq è uno dei Paesi più a rischio per i giornalisti, soprattutto per quelli iracheni, più esposti agli attacchi dei colleghi stranieri.
I due giornalisti sono stati uccisi mentre rientravano a Baquba dopo un servizio con il generale Mizher al Azzawi, capo del comando della sicurezza nella provincia.
Secondo un portavoce della sicurezza, i due uomini ritornavano da Muqdadiyah, a Nord-Est di Baghdad, dove 20 persone sono morte ieri in un caffè in un duplice attentato rivendicato dallo Stato islamico (Isis). A seguito di quest’attacco, delle case e una moschea sono state incendiate.
Il rappresentante dell’Onu in Iraq, Jan Kubis, ha condannato l’attacco contro la moschea, accusando gli assalitori di “voler incitare alle violenze confessionali in un tentativo disperato di riportare il Paese nei giorni oscuri del conflitto confessionale”.
Nel gennaio 2015 il governo aveva dichiarato liberata Diyala, provincia religiosamente e etnicamente mista controllata in parte dall’Isis l’anno precedente. I jihadisti, che considerano gli sciiti come eretici, non hanno più basi fisse in questa provincia, ma hanno ripreso i loro attacchi, soprattutto suicidi. (Askanews)
Corrispondente e cameraman di Sharqiya vittime di un attentato a Nord di Baghdad