COSOLEACAQUE (Messico) – Non si arresta la mattanza di giornalisti in Messico. Yesenia Mollinedo Falconi e Sheila García Olivera, rispettivamente direttore e cronista di “El Veraz”, sono state assassinate ieri a Cosoleacaque, nello Stato di Veracruz.
L’agguato è avvenuto, verso le ore 15, nel parcheggio del minimarket Oxxo del quartiere di Cerro Alto, quando un commando si è avvicinato all’autovettura Ford Ikon sulla quale si trovavano ed ha fatto fuoco. Con questo duplice omicidio sale a 11 il numero dei giornalisti assassinati in Messico nel 2022.
Secondo i dati dell’organizzazione Articolo 19, da quando il presidente Andrés Manuel López Obrador è salito al potere, nel dicembre 2018, si sono registrati nel Paese 1.945 attacchi contro gli operatori dell’informazione stampa inclusi 33 omicidi e 2 scomparse, ovvero l’85% in più dei primi tre anni del presidente Enrique Peña Nieto. Quasi tutti crimini rimasti impuniti.
Yesenia Mollinedo Falconi, direttore di “El Veraz”, si occupava di cronaca locale e due settimane fa – come ha raccontato suo fratello Ramiro – era stata minacciata con una telefonata nella quale l’anonimo interlocutore le aveva detto di «togliersi dalle palle, tanto lì con la polizia non c’è niente da fare».
Con Ramiro Mollinedo Falconi, anch’egli giornalista, la sorella aveva lavorato per una dozzina d’anni al portale Now 30-30, da lui fondato, ma cinque anni fa Yesenia aveva deciso di aprire un suo sito che attualmente era offline perché con la crisi non era riuscita a pagare l’hosting, ma continuava a fare informazione attraverso una pagina Facebook seguita da oltre 20mila follower.
A giudizio di Ramiro Mollinedo Falconi il movente va ricercato nelle denunce che la sorella ha più volte fatto sul discutibile operato della Polizia di Stato che, addirittura, dopo il duplice omicidio ha tentato di gettare discredito sulle due giornaliste facendo circolare la notizia che all’interno dell’auto fossero state ritrovate sostanze vietate.
Nonostante le autorità si sforzino di attribuire i crimini contro i giornalisti alla “criminalità organizzata”, come è avvenuto nel corso dei sei anni di amministrazione di Javier Duarte (quando furono assassinati 17 giornalisti), Articolo 19 denuncia che gli attacchi provengono principalmente da funzionari statali e forze di polizia.
Da evidenziare, infine, che l’assassinio di Yesenia Mollinedo Falconi e Sheila García Olivera è avvenuto poche ore dopo una manifestazione di protesta contro l’ondata di violenza che ha investito i giornalisti in Messico. (g.m./giornalistitalia.it)