HUIMANGUILLO (Messico) – La giornalista messicana Norma Sarabia è stata assassinata davanti all’ingresso della sua abitazione a Huimanguillo, città dello Stato sud-orientale di Tabasco, in Messico, a circa 65 chilometri a ovest della capitale Villahermosa. Da oltre quindici anni era corrispondente del quotidiano “Tabasco Hoy”.
Ad ucciderla sono stati due uomini, giunti in sella ad una motocicletta davanti alla sua casa, che dopo aver la chiamata per nome le hanno scaricato addosso numerosi colpi di pistola.
Il direttore editoriale del giornale, Hector Tapia, ha reso noto che Norma Sarabia aveva più volte espresso timori per la sua incolumità, per via dell’attività giornalistica condotta nel campo della Chontalpa, regione controllata dal crimine organizzato che ha il monopolio del traffico di droga e carburante.
L’Associazione dei Giornalisti di Tabasco (Atp), nel chiedere alle autorità di fare piena luce sull’omicidio della collega, ricorda che è il settimo giornalista ucciso in Messico dall’inizio dell’anno e sono già dieci quelli uccisi dall’insediamento del governo del presidente Andrés Manuel López Obrador, avvenuto il 1° dicembre scorso. Negli ultimi sei anni del presidente Enrique Peña Nieto (2012-2018), sono stati commessi 47 omicidi di giornalisti in Messico, di cui 9 nel 2018, su un totale di 2.347 attacchi contro i media.
Secondo i rapporti della National Union of Press Editors (Snrp), a causa delle minacce di morte subite, da tempo la maggior parte dei suoi articoli venivano pubblicati senza firma. “Ma – incalza Snrp – ancora una volta, lo Stato messicano ha dimostrato di non essere in grado di proteggere un giornalista minacciato di morte. Non a caso, nei confronti di Sarabia non era stata adottata alcuna misura di sicurezza per proteggerla”.
Di fronte a questo nuovo episodio di violenza che colpisce il giornalismo latinoamericano, la Federazione Internazionale dei Giornalisti (Ifj), nell’esprimere solidarietà ai colleghi ed al popolo messicano, sottolinea l’importanza di “combattere l’impunità che aggrava la violenza che ancora regna in Messico attraverso misure urgenti che accelerino le indagini sui crimini e i processi giudiziari”. (giornalistitalia.it)