ROMA – Mentre continuano ad uscire fumate nere dagli impervi “camini” di Camera e Senato, l’unica certezza, nel primo giorno della XVIII legislatura, è quella dei caffè: alle 14.15 le casse della buvette ne avevano già battuti oltre 1.500.
Il famoso bar al piano Aula è stato, infatti, preso letteralmente d’assalto e dall’inizio di questa lunga giornata ha già preparato, per i deputati e per i giornalisti presenti, oltre 1.500 caffè tradizionali, senza contare i ginseng e quelli d’orzo.
Le votazioni riprendono alle 15.30 alla Camera e alle 17 al Senato. E chissà quanto durerà l’attesa per parlamentari e cronisti: sarebbe, forse, il caso per la buvette di fare rifornimento. Occorre restare svegli.
Un’altra curiosità: deputati, giornalisti, funzionari, dipendenti e addetti ai lavori entrano nella piccola saletta di Montecitorio dove sono posizionati i bancomat per uscirne dopo pochi secondi, riponendo mestamente la tessera magnetica nel portafoglio. «Non va, sono finiti i soldi», si sente dire.
Eh già, i due bancomat al piano Aula sono fuori uso: sul display lampeggia inesorabilmente la scritta “prelievo fuori servizio”. Come faranno a pagare il prossimo caffè? (giornalistitalia.it)
Quelli battuti alle 14.15 dalla cassa della buvette alla Camera. E la giornata è lunga...