La giornalista: “Mi ha fatto vivere nel terrore”. Il Gip: “Soggetto seriale e compulsivo”

Arrestato lo stalker di Marialuisa Jacobelli

Marialuisa Jacobelli, figlia dell’ex direttore di Tuttosport, Xavier

MILANO – Proprio il giorno del suo compleanno, come ha messo a verbale, si è accorta che avrebbe dovuto lasciare quell’uomo che, dopo aver visto una sua foto postata su Instagram, «ha iniziato a insultarmi». Troncata la relazione è iniziato, però, “l’incubo” perché lui per mesi, da gennaio e fino a qualche settimana fa, l’ha costretta a vivere in una “clima di terrore”, con minacce di morte, violenze fisiche e psichiche.

Marialuisa Jacobelli

Marialuisa Jacobelli, 30 anni, giornalista sportiva e conduttrice su Dazn, ha trovato il coraggio di denunciare il 17 giugno scorso e così in meno di due settimane il presunto stalker, Francesco Angelini, 52 anni, è finito in carcere.
Dagli atti dell’inchiesta, condotta dalla Squadra Mobile e coordinata dal pm di Milano Pasquale Addesso, vengono a galla tutti i terribili comportamenti vessatori contestati dall’accusa: il gip Livio Cristofano scrive nell’ordinanza che Angelini, nato in Francia e residente a Montecarlo, è un “molestatore seriale e compulsivo”, tanto che ha pure un precedente penale per lo stesso reato. La conduttrice, che ha circa 1,7 milioni di follower su Instagram, dove già mesi fa raccontava di essere vittima di stalking e invitava tutti a denunciare, ha dovuto anche a cambiare casa e ha scelto per un periodo di non pubblicare più foto o video sul suo profilo «per paura – come ha messo a verbale – di essere localizzata».

Marialuisa Jacobelli

Anche lo scorso aprile lui, che aveva una “gelosia ossessiva”, era riuscito a convincerla a farlo entrare in casa, malgrado lei l’avesse già lasciato, e poi l’aveva colpita, stando alla querela, con schiaffi e pugni.
“Non ho avuto il coraggio di denunciarlo in quel momento – ha spiegato Jacobelli – perché mi disse che se lo avessi fatto sarebbe diventato il mio incubo e che sarei morta”. Nell’ordinanza si parla, poi, di quasi trenta telefonate al giorno, per un totale di 885, “nelle quali proferiva” ingiurie e minacce, pure dopo che lei aveva “bloccato l’utenza”, effettuandole con “numero anonimo”. E poi ancora “oltre 600 e-mail tra gennaio e giugno” scorso e oltre mille telefonate anche alla “madre della vittima”.
Angelini, nel dicembre del 2018, aveva già patteggiato due anni per un caso di stalking nei confronti di un’altra donna, anche lei giornalista. Una vicenda che Jacobelli ha scoperto, leggendo un articolo on line, solo pochi giorni prima di trovare la forza di denunciarlo.

Marialuisa Jacobelli

Il “primo episodio di violenza” ai danni della 30enne risale al 2 gennaio, quando l’uomo le tirò addosso “una bottiglia di vetro” nella camera di un hotel. Dopo la fine della relazione iniziata pochi mesi prima, a fine settembre, anche i pedinamenti continui. Lei lo vedeva quasi ogni giorno apparire col suo volto sul videocitofono. “È aumentato il mio stato di paura”, ha spiegato agli inquirenti. Angelini, ha raccontato ancora la 30enne, “non ancora pago del clima di terrore e sconforto” nel quale l’aveva “trascinata” era arrivato “persino ad appostarsi a più riprese”, a qualunque ora del giorno e della notte, “sotto casa” di lei.
Oggi, dopo l’arresto eseguito due giorni fa, il 52enne è stato interrogato dal gip e ha scelto la linea del silenzio. (ansa)

Igor Greganti

 

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