Collaboratore di Al-Jazeera è accusato di sostenere l’opposizione islamista in Egitto

Arrestato il giornalista Mahmoud Hussein

Mohamed Fahmi

Mohamed Fahmi

IL CAIRO (Egitto) –  Il giornalista Mahmoud Hussein, collaboratore del canale satellitare Al Jazeera, è stato arrestato al Cairo con l’accusa di sostenere la rete islamista che si oppone al Governo egiziano. Il giornalista dell’emittente del Qatar è stato arrestato ieri da funzionari di polizia nella sua casa, nella quale aveva fatto ritorno per trascorrere alcuni giorni di vacanza.
Martedì scorso, appena sbarcato all’aeroporto della capitale egiziana, Mahmoud Hussein era stato fermato e interrogato, ma poco dopo rilasciato. Pertanto, il giornalista non si aspettava l’irruzione in casa della polizia per eseguire l’arresto.
Già nel 2013, a finire in carcere erano stati altri tre giornalisti di Al Jazeera, l’australiano Peter Greste, l’egiziano-canadese Mohamed Fahmi e il producer egiziano Baher Mohammed, condannati a tre anni di reclusione per aver diffuso false informazioni a favore degli islamisti dei Fratelli Musulmani e del deposto presidente Mohamed Morsi.
Una vicenda che aveva provocato la condanna della comunità internazionale, tanto da indurre le autorità egiziane a rilasciare i giornalisti. Adesso, ad Hussein viene rivolta l’accusa di incitamento alla violenza e pubblicazione di notizie false e appartenenti al movimento dei Fratelli Musulmani.
La cacciata di Morsi, che era stato sostenuto dal Qatar, ha infatti scatenato una repressione massiccia contro il suoi sostenitori e la lista nera del suo movimento dei Fratelli Musulmani. (giornalistitalia.it)

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