ROMA – Un giornalista di Rostov sul Don, Igor Khoroshilov, è stato arrestato con l’accusa di “estremismo” per aver fatto appello in un post su Facebook al “voto intelligente” contro il partito al governo. Lo fa sapere Natalia Zviagina, direttore dell’ufficio di Mosca di Amnesty International.
«Si tratta – ha commentato Zviagina – di una palese violazione del diritto alla libertà di espressione. Chiunque dovrebbe essere in grado di esprimere le proprie opinioni sulle imminenti elezioni parlamentari e sui candidati. I tentativi delle autorità russe di mettere a tacere qualsiasi dissenso – sia nelle strade, nei media indipendenti o sui social media – hanno raggiunto l’assurdo»..
«Questo arresto – ha aggiunto – mostra che le autorità sono determinate a contrastare il sostegno pubblico al prigioniero di coscienza Aleksei Navalny e alla sua campagna di “voto intelligente”».
«Igor Khoroshilov – conclude la responsabile di Amnesty in Russia – deve essere rilasciato immediatamente e senza condizioni. Le autorità devono fermare la loro spudorata persecuzione dei sostenitori di Aleksej Navalny e degli altri dissidenti».
Igor Khoroshilov, caporedattore della testata giornalistica online indipendente Golos, è stato arrestato dalla polizia, precisa Amnesty, la mattina del 10 settembre. In un post su Facebook, ha affermato di essere stato accusato di diffusione di “materiali estremisti” (articolo 20.3 del Codice delle violazioni amministrative) in relazione a un precedente post su Facebook che faceva riferimento al “voto intelligente”. In seguito è stato messo agli arresti amministrativi per 10 giorni (ansa-afp)
Ha invitato su Facebook a votare contro il partito di governo in Russia