ROMA – La Fnsi è vicina alle colleghe e ai colleghi di Area e Audionews, costretti a ricorrere a uno sciopero di due giorni, congiuntamente al personale non giornalistico, per difendere e rivendicare il basilare diritto alla retribuzione e al versamento dei contributi. Dopo mesi di ritardi e rinvii su un ipotizzato progetto di riequilibrio e garanzie, l’azienda, invece di dare risposte concrete, ha saputo solo produrre un piano di ulteriori tagli, a partire da quello del costo del lavoro, in cui si afferma che comunque non è ancora in grado di garantire gli stipendi.
Da un’impresa – che peraltro ha base cooperativa – ci si attende altro comportamento, tanto più se si considera che essa ha già ottenuto un sostegno significativo dal sistema di welfare di categoria e già ha chiesto al sindacato dei giornalisti un ulteriore intervento degli ammortizzatori sociali.
La Fnsi persegue confronto e dialogo e agisce in spirito unitario, ancor più in realtà composita in cui lavorano dipendenti diretti e soci dipendenti. Chi persegue, invece, la strada della divisione e del tentativo di vanificare la protesta, sostituendosi a chi sciopera, rischia di determinare fratture gravi, mentre una situazione difficile come quella di Area e Audionews richiede altro atteggiamento e definitive chiarezze sul tavolo negoziale.
La Fnsi: “Da una cooperativa ci si attende un altro comportamento”