ROMA – La stella di Apple e Facebook brilla più che mai, con i conti del secondo trimestre 2014 che battono le attese dei più accreditati analisti. E a sorprendere è soprattutto la casa di Cupertino, che mette in mostra una perfomance davvero invidiabile contro tutte le Cassandre di Wall Street, quelle che prevedevano il primo tracollo delle entrate dopo una striscia positiva che dura da ben 11 anni.
Il gruppo fondato da Steve Jobs, invece, ha messo a segno ricavi per 45,6 miliardi di dollari (11,62 dollari ad azione) contro i 43,5 miliardi stimati dagli esperti, e un utile netto in aumento del 7,1% a 10,2 miliardi di dollari. Davvero un risultato notevole per un’azienda che a detta di molti autorevoli osservatori ha ormai raggiunto l’apice del suo successo, con la percezione che i momenti migliori siano oramai alle spalle.
Tim Cook, numero uno del gruppo, risponde agli scettici annunciando un aumento dell’8% dei dividendi (circa 3,29 dollari ad azione), un frazionamento azionario che assicurerà sette azioni per ogni azione posseduta e, infine, un’ulteriore espansione di 30 miliardi di dollari del programma di “buy back”, portando l’ammontare delle azioni riacquistate a 130 miliardi entro la fine del 2015 (l’obiettivo originario era di 100 miliardi).
Insomma, quella di Apple sembra essere una vera e propria offensiva, per nulla intenzionata a mollare lo scettro di azienda tra le più ricche al mondo. E mentre nelle contrattazioni after hours a Wall Street il titolo sfiora un aumento dell’8%, già si pensa alle novità che dovrebbero arrivare in autunno, in primis l’iPhone 6.
Ed è sempre l’iPhone a trainare le vendite: 43,7 milioni quelli venduti nel secondo trimestre, molto al di sopra delle previsioni. Mentre un po’ deludenti sono state le vendite delle varie versioni dell’iPad: solo 16,3 milioni rispetto ai 19,98 milioni stimati.
Grande soddisfazione anche in casa Zuckerberg, dove si festeggiano 2,5 miliardi di dollari di ricavi (34 centesimi ad azione) rispetto ai 2,3 miliardi (24 centesimi ad azione) delle previsioni.
L’utile netto si è attestato sui 642 milioni di dollari, triplicato rispetto al primo trimestre. Un ottimo risultato dopo le due acquisizioni fondamentali per il futuro del più popolare social media al mondo: quella del servizio di messaggeria WhatsApp e quella del leader della realtà virtuale Oculus.
A trainare sono ancora una volta le entrate legate alla pubblicità, che assicurano al gruppo maggiori risorse per affrontare le future sfide con gli altri big della Silicon Valley.
La società guidata da Mark Zuckerberg ha quindi annunciato un cambio della guardia sulla poltrona di Chief financial officer, con David Ebersman che si dimetterà il prossimo primo giugno e verrà sostituito da David Wehner, ex Cfo di Zynga. E, anche in questo caso, nelle contrattazioni after hours il titolo di Facebook è schizzato in alto, di oltre il 3%. (Ansa)
I conti del 2014 oltre le attese degli analisti: 642 milioni per Zuckerberg