PESCARA – “Primadanoi.it deve rinascere!”. Si apre, così, l’appello lanciato da giornalisti, esponenti politici, imprenditori, rappresentanti dell’associazionismo e cittadini, i quali ricordano che sono passati alcuni giorni dall’editoriale del direttore Alessandro Biancardi con cui annunciava, dopo ben 13 anni, la chiusura del giornale online. “Non avremmo mai voluto leggere quelle parole e non vogliamo rassegnarci. PrimadaNoi.it è il primo giornale on line della regione. Ha con sé un archivio storico di fatti e inchieste che partono dal 2005, quando neanche i grandi editori erano ancora approdati al web con repentinità ed efficacia. Un patrimonio a cui nessuno di noi può rinunciare”.
L’appello ricorda che, in questi anni, Primadanoi.it “ha svolto un importante ruolo nel panorama del giornalismo d’inchiesta e di approfondimento, anche in una piccola regione come l’Abruzzo, trattando temi che hanno investito le cronache nazionali, garantendo non solo il pluralismo ma incalzando tutti gli interlocutori senza fare sconti”.
Pur provenendo da esperienze, culture e aree politiche spesso molto differenti, se non agli antipodi, i sottoscrittori dell’appello sottolineano che “tutti abbiamo potuto constatare che la linea editoriale di Primadanoi.it ha sempre cercato con serietà e rigore di raccontare gli avvenimenti della nostra regione. Spesso ponendo con coraggio domande scomode: il diritto di cronaca è sempre stato predominante rispetto agli interessi di enti, politici, partiti.
Una realtà quasi unica nel panorama nazionale tra le testate online regionali, un lavoro di approfondimento effettuato su temi molto diversi tra loro dalla sanità all’ambiente, dai diritti alla cultura, da Ombrina a Bussi e al Gran Sasso, dalla giustizia all’economia, un’informazione spesso basata su veri e propri scoop e sull’analisi di una mole impressionante di documenti inediti”.
Per questo oltre a rilanciare la testata, i firmatari dell’appello ritengono che “non debba essere disperso l’immenso archivio in cui vi è un racconto unico e irripetibile dell’Abruzzo di questi anni. L’esperienza di Primadanoi.it è fonte di ispirazione anche per nuovi giornalisti che vogliono imparare dai ‘primi’ cosa vuol dire fare inchiesta in un giornale on line, facendosi strada tra le fake news, l’informazione fai da te dei social network e il tempo sempre più breve dedicato all’informazione”.
“Primandanoi.it ce l’ha fatta, i lettori non lo hanno mai ”, è scritto ancora nell’appello, “ma non si vive di lettori per un giornale gratuito, si vive di sostegno concreto delle persone e della pubblicità”.
Da qui l’appello ai cittadini, al mondo delle associazioni e a quello delle imprese, a quello degli enti e della politica, “per una campagna a favore della rinascita di primadanoi.it”: “Vogliamo tornare ad aprire il computer e leggere il nuovo scoop. PRIMADANOI REVOLT potrebbe essere il nome di una campagna e chiediamo al direttore Alessandro Biancardi e alla sua redazione di provare con noi a riannodare i fili di questo racconto! Deve ripartire tutto prima da noi!”. (giornalistitalia.it)
Mobilitazione in Abruzzo per convincere il direttore a riprendere le pubblicazioni