PARIGI (Francia) – Diversi giornalisti di punta della tv francese, tra cui Gilles Bouleau, Daphné Burki, Anne-Claire Coudray, Laurent Delahousse, si sono riuniti davanti all’ambasciata algerina a Parigi per reclamare la liberazione del loro collega, Khaled Drareni, condannato a tre anni di carcere nel suo Paese.
I volti noti della tv francese hanno risposto ad un appello lanciato da Reporters sans frontières (Rsf). Tra l’altro, alcuni militanti dell’Ong attiva per la libertà doi stampa nel mondo hanno brandito dei ritratti e dei cartelli con la scritta “#Free Khaled e #We are Khaled”.
Una protesta altamente simbolica, organizzata alla vigilia del processo in appello del giornalista incarcerato, corrispondente in Algeria per le emittenti francofone Tv5 Monde e Rsf.
«Il potere algerino ha voluto farne un esempio per intimidire tutti i giornalisti in Algeria», protesta il segretario generale di Rsf, Christophe Deloire, aggiungendo che Khaled è divenuto oggi un «simbolo della difesa della libertà di stampa nel mondo».
Il quarantenne giornalista è stato condanato il 10 agosto scorso a tre anni di carcere senza condizionale più una multa di 50.000 dinari (330 euro) per «incitazione ad un assembramento non armato» e «oltraggio all’unità nazionale». È stato incarcerato a fine marzo dopo aver coperto ad Algeri una manifestazione dell’Hirak, il movimento popolare che ha scosso l’Algeria per più di un anno, fino alla sospensione delle proteste a causa del coronavirus. (ansa)
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