TRENTO – L’arrivo nella sua Trento nel cuore di una fredda e umida notte di metà dicembre, avvolto nel tricolore. Era mezzanotte e quaranta quando il feretro di Antonio Megalizzi, tra le lacrime dei tanti, il dolore della famiglia, è arrivato alla chiesa di Cristo Re in via Giacomo Bresasola dove da questa mattina è aperta la camera ardente per dare l’ultimo saluto al giovane giornalista radiofonico trentino vittima dell’attentato terroristico della scorsa settimana a Strasburgo.
Stanotte ad accogliere la salma, oltre a papà Domenico e alla fidanzata Luana Moresco che l’hanno accompagnata nel lungo viaggio dalla città francese, c’erano la mamma Annamaria e la sorella Federica, che avevano anticipato il rientro a Trento.
Nella chiesa di Cristo Re c’erano diversi giovani, ma anche l’arcivescovo Lauro Tisi, il sindaco del capoluogo trentino Alessandro Andreatta, il rettore dell’Università di Trento Paolo Collini e il governatore trentino Maurizio Fugatti già presente ieri pomeriggio a Ciampino assieme al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
La camera ardente resterà aperta ininterrottamente fino al momento del funerale previsto per le ore 14.30 di domani, giovedì 20 dicembre, in Cattedrale a Trento.
Questa mattina sarà definita la logistica generale anche perché nella giornata di domani nella zona del Duomo sarebbe previsto il mercato settimanale. È già stato deciso che ogni attività del tradizionale Mercatino di Natale sarà sospesa durante la cerimonia funebre. (agi)
A Trento la camera ardente resterà aperta fino alle 14.30 di domani, ora del funerale