Storia di un’infanzia in Calabria, al Sud del Sud, tra ribellione interiore e spensieratezza

Antonio Cannone ci racconta “aMalavita”

Antonio Cannone

LAMEZIA TERME (Catanzaro) – Un romanzo che racconta la storia di un’infanzia in Calabria. Al Sud del Sud, vista attraverso gli occhi di Totò che vive – tra ribellione interiore e spensieratezza – gli anni della prima infatuazione; delle prime amicizie e dei giochi di quartiere. Passando dalle esperienze di gruppo e attraversando storie fra emarginazione e delinquenza, povertà e consapevolezza di una realtà difficile segnata da profonde ingiustizie ed eventi dolorosi e spregevoli. Arriva in libreria “aMalavita” (Città del Sole Edizioni, pagine 352, euro 18), il nuovo libro del giornalista Antonio Cannone.
Un racconto dove il protagonista tramite i suoi dubbi, le sue angosce, le sue paure e anche le sue gioie, restituisce uno spaccato di vita di un passato che finisce per prendere la forma del presente e ci riporta all’oggi con le implicazioni nel tessuto sociale esercitate da una ‘ndrangheta più che mai padrona delle sorti del territorio calabrese e non solo.

Franco Arcidiaco

«Un sussidiario della società calabrese – scrive Franco Arcidiaco nella presentazione del volume – una chiave di lettura socio-antropologica della calabresitudine che non rende dissimile la regione da tante altre aree che hanno patito storie di violenza, devastazioni, sfruttamento e sottosviluppo. Un romanzo di formazione che spesso utilizza sapientemente l’espediente narrativo dei “dialoghi strani colti al volo” dal giovane protagonista».
«In questo libro – spiega Antonio Cannone – racconto di come si può essere persone impegnate che credono in una società diversa, libera e senza legami sospetti, e di come si può stare dall’altra parte e pensare di dettare le regole con la forza, la corruzione, la vendetta e i brogli. In Calabria, il confine tra questi due mondi è labile ed è il paradigma su cui poggia la società».
«La mafia – sottolinea Cannone – nasce da quelli che sembrano piccoli gesti. Piccoli ammiccamenti, facili elargizioni anche di un semplice sì che appare quasi un gesto di cortesia, ma poi finisce per incastrarti. Il lavoro della Dda e delle forze dell’ordine è straordinario, ma occorre comprendere come la ‘ndrangheta si è evoluta ed è diventata un modo di vivere. Una cultura. Questo libro racconta storie vere anche se romanzate ambientate nei quartieri di una città calabrese. L’inizio dell’agire di una cultura criminale che si perpetua ancora oggi, tra segreti di privati cittadini, combutte di politici con boss e uomini di banche. E dove si intrecciano storie di giovani di strada; di preti peccatori e di una condizione sociale dei protagonisti sempre in bilico tra la vita e la morte. Tra il bene e il male».
Da questo lavoro è nato anche un trattamento cinematografico. Il libro sarà nei prossimi giorni nelle librerie e, a partire da settembre, le prime presentazioni. Intanto è già possibile acquistarlo sul sito della casa editrice Città del Sole. (giornalistitalia.it)

CHI È ANTONIO CANNONE

Antonio Cannone

Antonio Cannone, giornalista professionista e scrittore. È stato caposervizio delle pagine di cronaca, economia e politica del quotidiano “il Domani della Calabria”; nonché coordinatore editoriale del settimanale “il Domani del Lunedì”.
Autore e regista di numerose inchieste televisive sociali, politiche e sulle minoranze etniche calabresi. È stato redattore del Tg calabrese di Vuellesette Cinquestelle. Ha fondato il primo Centro Informagiovani della Calabria, ricoprendo il ruolo di esponente del Coordinamento nazionale sistemi informativi giovanili-Area Sud. Esperto in Piani di comunicazione e consulente sui temi della legalità per produzioni televisive e convegni. Collabora con giornali e tv.
Ha scritto romanzi e saggi ottenendo numerosi riconoscimenti.
Per Città del Sole Edizioni ha pubblicato “Gli Intrusi. Fascino mortale” (2014) per il quale ha ricevuto il Premio Letterario internazionale Holmes Awards Napoli 2018 per l’Alto Merito Narrativo. Ha inoltre ricevuto la menzione d’onore del Premio Letterario internazionale Metamorfosi 2020 per l’opera inedita “aMalavita”. Ha scritto anche “Il caso Aversa tra rivelazioni e misteri” (Falco Editore, 2017) e “Viaggio tra i destini paralleli della mia terra” (Elison Publishing, 2018). (giornalistitalia.it)

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