La giornalista di RaiNews24 stava solo tentando di documentare la manifestazione

Antonella Alba aggredita e ferita dai No vax

Antonella Alba

ROMA – La giornalista di Rainews24, Antonella Alba, è stata aggredita e ferita durante la manifestazione «No-Vax» contro il green pass che, ieri sera a Roma, ha attraversato le strade della città in direzione della sede Rai di viale Mazzini. Presenti esponenti di Forza Nuova a partire dal leader romano Giuliano Castellino, che con un megafono incitava i manifestanti da un’autovettura.
«Ero lì per documentare il corteo #nogreenpass di Roma, ma ero l’unica con la mascherina», ha denunciato la stessa giornalista postando un video su Twitter con questo commento: «Questo è in parte quello che ho cercato di documentare ieri sera col mio telefonino in mezzo alla manifestazione #NoGreenPass a Roma, prima che mi fosse tolto dalle mani e che fossi minacciata e ferita. Vogliono #libertà ma ho trovato solo molta rabbia e troppa violenza. Per loro sono una “giornalista terrorista”. Mentre io cercavo solo di tornare a casa mia e fare qualche domanda, e invece hanno bloccato il traffico per ore. Grazie alle forze dall’ordine sono ancora tutta intera».
Solidarietà è stata espressa dal Comitato di redazione di Rainew24, secondo il quale «è grave che una giornalista sia aggredita da coloro che usano come slogan “Libertà, Libertà”. Sosterremo Antonella Alba in ogni sede per difendere il lavoro dei giornalisti e il diritto dei cittadini ad essere informati».
Marinella Soldi e Carlo Fuortes, presidente e amministratore delegato della Rai esprimono, a nome dell’azienda, «vicinanza e solidarietà ad Antonella Alba per l’aggressione subita nell’esercizio delle sue funzioni di cronista».

Marinella Soldi

«Il servizio pubblico – sottolineano i vertici Rai –  ha il dovere di raccontare con obiettività tutte le posizioni della società civile ma ha anche la funzione, attraverso un’informazione imparziale, di essere vicina ai temi sostenuti dalla comunità scientifica».
«Il confronto, anche su temi in qualche modo divisivi, come quello del green pass – concludono Soldi e Fuortes – deve sempre restare nell’alveo dello scambio civile di opinioni e non degenerare nella violenza a cui ci opporremo per tutelare in ogni sede i nostri operatori dell’informazione». (giornalistitalia.it)

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