CATANIA – La Sige, società editrice di Antenna Sicilia, ha rifiutato la mediazione offerta dall’assessore regionale al Lavoro, Bruno Caruso, ed ha dichiarato “inaccettabile” la proposta di “working buy out” consegnata dal tecnico indicato dai dipendenti e dai sindacati Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Associazione Siciliana della Stampa.
Pertanto, l’azienda ha annunciato la indisponibilità a proseguire ulteriormente la trattativa confermando i 16 licenziamenti per motivi economici, riservandosi ulteriori valutazioni, ma solo dopo avere concluso la procedura di licenziamento. Tuttavia i licenziamenti non potranno avvenire come preteso dall’azienda già ieri nella stessa sede della Regione, ma si dovrà attendere la successiva convocazione all’ufficio provinciale del lavoro.
La totale chiusura dell’azienda, di fronte a qualsiasi proposta di mediazione, è stata dichiarata dai sindacati “offensiva per i lavoratori, per il rappresentante del governo della Regione Siciliana, per il sindaco Enzo Bianco e per il Consiglio comunale di Catania che avevano sostenuto la proposta alternativa, e per il ruolo che in questi 36 anni Antenna Sicilia ha recitato da protagonista nel panorama dell’informazione e dell’intrattenimento in Sicilia”.
Di fronte a questo atteggiamento di incomprensibile intransigenza i sindacati, dopo avere fatto osservare all’assessore Caruso come sino ad oggi, nell’ambito della procedura, la Sige abbia fornito risposte generiche, talvolta incomplete o inesatte, hanno annunciato ufficialmente l’intenzione di procedere nei confronti di Sige e del suo amministratore delegato per comportamento antisindacale.
I sindacati, inoltre, hanno chiesto all’assessore Caruso di vigilare sulla piena e corretta applicazione dei contratti di lavoro e dei versamenti contributivi per i dipendenti delle aziende che aderiscono al contratto di rete di cui fa parte Sige, o che forniranno a Sige prodotti destinati a sostituire il lavoro dei 16 dipendenti una volta licenziati.
Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Associazione Siciliana della Stampa rilevano con amarezza come, “alla fine della riunione, l’assessore regionale non abbia ritenuto opportuno procedere alla stesura di un verbale che fotografasse le posizioni espresse e tenesse conto delle osservazioni sollevate dai sindacati. Alla stesura del verbale conclusivo si è sottratta anche l’azienda abbandonando la sede della Regione”.
Il passo successivo della vertenza sarà martedì 26 ottobre all’Ufficio del lavoro. I sindacati ammoniscono che “in quella sede, se le posizioni dovessero restare immutate, Sige scriverebbe con arroganza la parola fine su questa dolorosa vicenda”. Ieri l’edizione delle ore 14 del Tg di Antenna Sicilia è andata in onda in forma ridotta. Tecnici, giornalisti e dipendenti amministrativi – che non precepiscono gli sipendi da oltre due mesi – hanno, infatti, proclamato lo stato di agitazione e hanno convocato un’assemblea straordinaria.