ROMA – Quotidiani, agenzie di stampa, radio, tv. I comitati di redazione delle altre testate hanno espresso in massa la loro solidarietà ai giornalisti dell’agenzia di stampa Ansa in sciopero per due giorni contro il piano di tagli richiesto dall’azienda.
Per il Cdr del quotidiano Corriere della Sera, «colpisce che si voglia penalizzare una redazione come quella dell’Ansa che si è sempre caratterizzata per scrupolo e rigore professionale in un momento che non ha precedenti dal dopoguerra ad oggi. Depotenziare il lavoro dei colleghi dell’Ansa significa indirettamente impoverire tutto il panorama editoriale italiano in una stagione in cui, oltre a fronteggiare la più grave crisi dal dopoguerra, quotidianamente tutti i media debbono fare i conti con la giungla di disinformazioni e fake news».
Per il Cdr e la redazione del quotidiano Avvenire, «indebolire l’informazione primaria di qualità realizzata dalla redazione dell’Ansa significa impoverire l’intero panorama informativo e, di riflesso, lo stesso sistema dei media, che attinge quotidianamente a una mole di notizie verificate e messe in rete dall’agenzia».
Per la rappresentanza sindacale del quotidiano La Stampa, «ancora una volta gli editori reagiscono alle difficoltà del mercato nel solo modo che sembrano conoscere, ovvero tagliando il costo del lavoro. In questo modo però mortificando il lavoro delle redazioni, si impoveriscono i notiziari e si penalizzando i lettori proprio in un momento molto difficile per il paese in cui la lotta alla fake news è cruciale per la vita politica e sociale».
Per il Cdr di Radio Capital, «l’ennesimo piano di tagli presentato dall’Azienda che, contro il calo dei ricavi in un momento di crisi internazionale causato dalla pandemia, invece di proporre un’idea di rilancio punisce redattori, collaboratori e precari, e colpisce tutta l’Informazione italiana penalizzando l’offerta e la qualità dell’Agenzia di stampa».
Dalle tv, dopo la solidarietà del comitato di redazione di NewsMediaset – pubblicato ieri da Giornalisti Italia – giunge quella del Cdr de La7, secondo il quale «suona paradossale che le misure siano state annunciate dall’azienda proprio nelle ore in cui il governo ha reperito le risorse per la proroga delle convenzioni delle agenzie con le istituzioni pubbliche. Depauperare e svilire il patrimonio professionale dell’Ansa, privarla dei mezzi necessari per lo stesso adempimento dei contratti con lo Stato, significa colpire tutta l’informazione italiana, che ha invece bisogno di investimenti, innovazione, valorizzazione del lavoro giornalistico».
Il Comitato di redazione del Tg5 esprime solidarietà ai colleghi dell’Ansa in sciopero «a difesa della qualità del lavoro giornalistico. In una situazione di emergenza sanitaria e di crisi economica e sociale è decisivo l’impegno di tutti i giornalisti per la libertà e la qualità dell’informazione e a difesa del ruolo essenziale e irrinunciabile di informazione primaria svolto dall’Ansa e dalle agenzie di stampa».
Per il Cdr di Skytg24, «in un momento di emergenza in cui l’informazione conferma la sua importanza, in cui dimostra di essere argine perpetuo alle fake news, la risposta alla crisi economica del settore, acuita dall’emergenza Covid 19, non può essere ancora una volta il mero taglio dei costi. Una scelta così miope rischia di compromettere quegli argini e quella funzione che i colleghi, a cominciare da quelli dell’Ansa ricoprono ogni giorno».
Solidarietà anche dai comitati di redazione delle altre agenzie di stampa. Il Comitato di redazione e la redazione dell’Agi esprime «solidarietà ai colleghi dell’Ansa impegnati in una battaglia sindacale in difesa della qualità del lavoro della redazione e dei diritti e della dignità dei suoi collaboratori».
Il Cdr di Askanews «condivide l’appello dei colleghi dell’Ansa al Governo, al Parlamento, alla società civile e a tutte le forze democratiche. Siamo pronti a mettere in campo ogni iniziativa utile a tutelare l’informazione primaria».
Il Cdr di Radiocor Plus ricorda che «da anni ormai in Italia il sistema delle agenzie di stampa è tartassato da interventi che impoveriscono i notiziari, riducono allo stremo le redazioni e penalizzano i lettori, indebolendo l’informazione primaria proprio in un momento in cui la lotta alla fake news è cruciale per la vita politica e sociale del paese».
Per il Cdr dell’Adnkronos e la fiduciaria di Adnkronos Salute, «in questa fase particolarmente delicata per il Paese la funzione di reale servizio pubblico dell’informazione primaria rende ancora più indispensabile tutelarne efficacia e pluralità».
Dai colleghi delle altre agenzie di stampa a quelli dei quotidiani, delle radio e delle tv