ROMA – L’Assemblea della redazione dell’Ansa conferma il “no” fermo dei giornalisti al piano di tagli presentato dall’azienda che pregiudicherebbe il ruolo della prima agenzia di stampa italiana
Un ricorso allo strumento dei contratti di solidarietà è inaccettabile anche perchè danneggerebbe in modo irreparabile ampiezza della copertura e qualità del notiziario, quindi il ruolo stesso di dorsale del sistema dell’informazione nel Paese e di garanzia di pluralismo e democrazia come testimoniato anche dalle numerose, immediate e trasversali testimonianze di solidarietà spontanea ricevute.
L’Assemblea, alla quale hanno partecipato i vertici del sindacato dei giornalisti e la Rsu – come testimonianza della volontà di un percorso comune anche con la componente poligrafica –, conferma che per i giornalisti dell’Ansa è prioritaria l’assunzione a tempo indeterminato di tutti i colleghi da stabilizzare, come previsto dall’accordo sindacale del 2013, e fin dall’imminente scadenza del 30 giugno.
L’Assemblea chiede una immediata verifica sui conti dell’Ansa e su eventuali aree di recupero dei costi alternative alla solidarietà che non pesino sul corpo redazionale.
Vanno anche esclusi i tagli ai budget della redazione, e va assolutamente tutelato il lavoro dei collaboratori. I giornalisti sono pronti a aprire un tavolo di vertenza nazionale con la Fnsi ed a proseguire nella linea della massima visibilità anche con iniziative pubbliche.
Pertanto l’assemblea proclama sciopero immediato e fino alle sette di lunedì mattina 29 giugno. Un nuovo giorno di sciopero è proclamato fin da ora, in assenza di riscontri alle richieste dell’assemblea, per il primo luglio. L’Assemblea affida un ulteriore pacchetto di giorni di sciopero al Cdr per complessivi 20 giorni.
L’Assemblea di redazione dell’Ansa