ROMA – L’assemblea dei soci dell’Ansa ha rinnovato le cariche aziendali, con la conferma all’unanimità di Giulio Anselmi alla presidenza del consiglio di amministrazione, che resta composto da 20 membri, tra i quali l’amministratore delegato Giuseppe Cerbone.
I soci della cooperativa hanno anche approvato il bilancio per l’esercizio 2017 che si è chiuso con una perdita di 4,9 milioni di euro, dopo aver registrato oneri di ristrutturazione pari a circa 6,1 milioni di euro.
“Ripartiamo con determinazione e un pizzico di ottimismo – ha detto Anselmi -. L’Ansa ha fatto molto in questi ultimi anni sul terreno dell’innovazione, in un momento complicato per tutto il settore. L’impegno su questo terreno deve essere ancora maggiore e deve provenire da tutti i lavoratori dell’agenzia”. Anselmi ha criticato il ricorso alle gare per le convenzioni da parte del governo, che “hanno lasciato in secondo piano la qualità del prodotto”.
“Abbiamo completato un ciclo complicato a causa del radicale mutamento del settore – ha affermato Cerbone –. Occorre proseguire sulla strada dell’innovazione, della ristrutturazione aziendale e della riduzione del costi del lavoro, garantendo anche la necessaria flessibilità”. Cerbone ha aggiunto che “è necessaria un’opera di sensibilizzazione verso l’amministrazione centrale per evitare la mercificazione provocata dalle gare per le convenzioni e rimettere al centro l’informazione primaria delle agenzie che resta centrale per la salute della nostra democrazia”.
L’esercizio si è chiuso con una perdita di 4,9 milioni di euro, rispetto a un risultato negativo di circa 89 mila euro nell’esercizio precedente. La società ha conseguito ricavi dalle vendite e prestazioni per circa 71,6 milioni di euro, in aumento di circa 500 mila euro rispetto all’esercizio 2016. Al 31 dicembre 2017 il patrimonio netto è risultato pari a circa 13,2 milioni di euro. L’organico medio nell’anno passato è stato di 588 persone, in riduzione di 20 unità rispetto al 2016. Nel 2017 è stato raggiunto un accordo sindacale con i giornalisti per circa 50 unità prepensionabili, di cui 35 già uscite al 31 dicembre dello scorso anno. Il risparmio sul costo del lavoro e l’andamento prevedibile dei ricavi dovrebbero consentire un ritorno all’utile di esercizio già a partire dal 2018. (ansa)
L‘agenzia è in buona salute e dà lavoro a 588 persone. Gare: il Governo ha sbagliato