MILANO – Sono 10 le persone indagate con l’accusa di truffa aggravata e altri reati nell’ambito di un’inchiesta su un ammanco milionario in Rcs Sport (la società controllata che pubblica Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport, ndr). È quanto emerge dall’avviso di chiusura delle indagini preliminari depositato ieri dalla Procura di Milano.
Tra gli indagati ci sono gli ex dirigenti della società Giacomo Catano e Michele Acquarone (in passato direttore del Giro d’Italia) e l’impiegata amministrativa Laura Bertinotti. È indagata, in base alla legge 231, anche Rcs Sport.
Le indagini della Guardia di finanza, coordinate dal pm di Milano Adriano Scudieri, sono partite da una denuncia presentata da Rcs. Secondo le accuse, gli indagati dal 2008 al 2013 si sarebbero appropriati di una somma di circa 15 milioni di euro.
Il denaro, versato da Rcs Sport a una decina di associazioni e comitati legati alla società per organizzare eventi sportivi sponsorizzati, come le celebrazioni del Centenario del Giro d’Italia, la Milano Marathon ed altre iniziative legate al mondo del basket, del golf e del ciclismo, sarebbe quindi “sparito” dalle casse.
Le associazioni, inoltre, presentando documenti falsi sarebbero riuscite a ottenere contributi pubblici da parte delle Regioni Lombardia e Piemonte, della Provincia di Milano, dei Comuni di Milano, Genova, Udine, Torino e Parma e di altri enti pubblici del Nord Italia.
Tra gli indagati ci sono gli allora rappresentanti legali di associazioni come il Comitato nazionale per le celebrazioni del centenario del Giro d‘Italia, il Gazzetta Runners Club e il Consorzio Milano Marathon, che in alcuni casi erano anche dipendenti di Rcs Sport, società del gruppo Rcs che si occupa della promozione di eventi sportivi come il Giro d‘Italia. Sono accusati a vario titolo di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, falso il scrittura privata, peculato, ricettazione e reati fiscali. (Ansa).
L’inchiesta della Procura di Milano era partita nel novembre 2013, dopo la presentazione di due esposti, uno da parte dell’Ordine dei giornalisti di Roma e uno dalla stessa Rcs. Nell’ottobre 2013, Rcs – che nella vicenda si è sempre considerata parte lesa – aveva aperto un’indagine interna a Rcs Sport su transazioni bancarie sospette, che portò alla sospensione di alcuni manager. (Reuters)
L’Ordine nazionale dei giornalisti aveva presentato in Procura un esposto per chiedere di indagare sull’operazione di acquisto da parte di Rcs della società editrice spagnola Recoletos, pagata 1,1 miliardi di euro.
Coinvolto nell’inchiesta anche l’ex direttore del Giro d'Italia, Michele Acquarone