ROMA – Nuova tegola sul colosso dell’e-shopping Amazon: i fattorini, o “driver” di consegna, lavorano una quantità “illegale” di ore e ricevono meno del salario minimo. Non solo, ma le condizioni in cui lavorano sono contro ogni diritto di lavoro e di rispetto della persona, visto che viene negato loro perfino di andare in bagno. La denuncia è della Bbc.
Un reporter della tv inglese ha lavorato durante due settimane con una delle tante agenzie che ha un contratto con il gigante di Internet per la logistica nel sud dell’Inghilterra (si occupano in sostanza della consegna degli ordini fatti on-line) e ha riferito che i fattorini sono tenuti a spedire fino a 200 pacchi al giorno.
Il giornalista in incognito ha, inoltre, fatto sapere di aver lavorato più di 11 ore al giorno, la qual cosa è contro i diritti sul lavoro e che gli è stato addirittura ordinato di defecare in sacchetti e di urinare in bottiglie perché non c’era tempo per andare alla toilette. È stato, inoltre, retribuito con una tariffa oraria al di sotto del salario minimo nazionale di 7 sterline e 20. Ha raccolto, inoltre, le lamentele di un fattorino cui era stato vivamente “consigliato” di guidare in fretta e anche senza cintura di sicurezza per fare prima nella consegna dei pacchi.
“Ho avuto qualche infortunio – ha riferito quest’ultimo – ma per fortuna nulla di grave”. Da parte sua, Amazon ha assicurato di far di tutto perché i fattorini operino in modo sicuro e all’insegna della legalità e affinché vengano ricompensati in forma giusta.
“Come lavoratori indipendenti dei nostri fornitori per la consegna degli ordini, i fattorini svolgono le loro mansioni secondo il loro ritmo, riposano a loro discrezione e possono seguire la tratta suggerita o mano”, ha detto l’azienda. L’azienda di e-shopping ha, inoltre, sottolineato che l’indicazione data è quella di pagare ai fattorini il minimo sindacale di 13,90 euro per ora “al netto di benefit, incentivi e costi della benzina” e per questo chiede ai fornitori che si occupano delle consegne di garantire ai lavoratori il rispetto di tutte le leggi della strada e di sicurezza.
L’azienda fornitrice di Amazon, dove ha lavorato il giornalista della Bbc, ha respinto le accuse spiegando che sono basate su esempi isolati accaduti più di un anno fa. (Agi)
LA DENUNCIA DELLA BBC:
http://www.bbc.com/news/uk-england-37708996