SAN PAOLO (Brasile) – In quattro anni sono stati assassinati in America almeno 78 giornalisti nell’adempimento del loro mestiere di cronisti. Lo rivela un’indagine della Commissione interamericana per i diritti umani dell’Osa, l’Organizzazione degli Stati Americani.
L’indagine, relativa al periodo compreso tra il 1° gennaio 2010 ed il 31 dicembre 2013 nei 35 stati indipendenti del continente americano, indica tra i paesi più pericolosi per gli operatori dell’informazione il Messico con 29 giornalisti uccisi, l’Honduras con 19 e il Brasile con 14.
A rendere più grave la pericolosità della professione, sottolinea la relatrice del rapporto, l’avvocato colombiano Catalina Botero, è la circostanza che quasi un terzo degli atti violenti (omicidi, aggressioni e minacce) sono stati commessi dalle Forze di polizia.
Rapporto Osa, dal gennaio 2010 alla fine del 2013, nei 35 stati indipendenti