GENOVA – Sessanta anni di storia del Paese letti attraverso i 60 anni anni dell’Espresso. È avvenuto nell’ambito della Repubblica delle idee, la rassegna del quotidiano la Repubblica in corso a Genova.
Introdotti dal direttore Luigi Vicinanza, alcuni ex direttori hanno ripercorso “La nostra storia”. Con Eugenio Scalfari, che ha raccontato la nascita dell’Espresso (2 ottobre 1955), sul palco Giovanni Valentini, l’attuale presidente dell’Ansa, a Giulio Anselmi, Daniela Hamaui, unica donna a dirigere il periodico, Bruno Manfellotto.
Se Scalfari ha ripercorso i primi anni della testata, Valentini ha parlato degli anni Ottanta, con le prime battaglie contro il nucleare, le denunce contro la concentrazione della pubblicità con l’avvento di Silvio Berlusconi e le sue testate, l’arrivo al settimanale di “firme” quali Giulio Amato, Umberto Eco e Giampaolo Pansa.
Giulio Anselmi ha ricordato gli anni della corruzione, le copertine ironiche su Berlusconi; mentre Daniela Hamaui, il periodo del “berlusconismo”, gli anni del bunga bunga e le inchieste come quelle sul centro di prima accoglienza di Lampedusa e sui vitalizi.
Bruno Manfellotto ha raccontato il declino di Berlusconi, l’era dei “professori”, Enrico Letta premier e l’ascesa di Matteo Renzi. Vicinanza, chiudendo l’incontro, ha ricordato che “nonostante il web e il flusso continuo delle notizie, L’Espresso ha ancora un ruolo importante, è una pausa per concentrarsi sulle cose importanti della settimana”. (Ansa)
A Genova la storia del settimanale nel ricordo del direttore e dei suoi predecessori