MILANO – Le redazioni di Marie Claire e Marie Claire Maison riunite in assemblea dopo l’incontro di (ieri, ndr) venerdì 15 gennaio tra azienda, Cdr, Fnsi e Alg – vista la totale chiusura dell’azienda e la sua decisione di procedere nell’“intenzione al licenziamento” del caporedattore centrale di Marie Claire Alba Solaro nonostante la disponibilità del sindacato a discutere e vagliare ogni possibile via per una soluzione non traumatica della questione – hanno deliberato di utilizzare uno dei sette giorni di sciopero affidati al Cdr. Proclamano quindi una giornata di sciopero per lunedì 18 gennaio.
I motivi dello sciopero, oltre alla totale contrarietà nei confronti del licenziamento in questione, riguardano temi più ampi: innanzitutto la preoccupazione che il licenziamento individuale per “giustificato motivo oggettivo” apra scenari inquietanti per la libertà di stampa, rendendo precari e ricattabili tutti i professionisti dell’informazione giornalistica.
Inoltre la contraddizione inspiegabile per cui gli editori, in un momento di trasformazione e di grandi sfide, trovano come soluzione “strutturale” quella di tagliare chi i giornali li fa.
Il Cdr di Hearst Marie Claire
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