PESCARA – “Sono dispiaciuto, chiedo scusa a Piervincenzi, se accetta le scuse”. Così Jhonny Di Pietrantonio, uno dei tre giovani denunciati per l’aggressione ai danni della troupe di Rai 2, avvenuta lunedì scorso all’interno del complesso di case Ater chiamato “Ferro di cavallo”, nel quartiere Rancitelli di Pescara.
Daniele Piervincenzi, il filmaker Sirio Timossi e il redattore David Chierchini sono stati, infatti, aggrediti a Pescara da un gruppo di abitanti mentre stavano lavorando a un’inchiesta sui clan che della periferia pescarese per “Popolo Sovrano”, il nuovo programma condotto da Alessandro Sortino e Eva Giovannini.
Il ragazzo parla con i giornalisti durante il blitz delle forze dell’ordine scattato all’alba nella zona. Di Pietrantonio fornisce la sua versione dei fatti: “È accaduto che il giornalista Piervincenzi e i suoi colleghi riprendevano con la telecamera la finestra di casa dove c’erano mio figlio e mio nipote, minorenni. Mia madre si è affacciata e ha detto che non dovevano riprendere i bambini e di abbassare la telecamera, ma loro non l’hanno abbassata. Allora sono sceso sotto, ma lui continuava e così ho reagito con una spinta. Lui si è rivolto verso di me dicendo che voleva riprendere e così è partito uno schiaffo. Dopo – prosegue Di Pietrantonio – abbiamo rincorso Piervincenzi e la troupe per farli scappare e sono caduti”.
Il ragazzo aggiunge che è stato pubblicato su social e media solo una parte del video dell’aggressione: “Mettessero il video intero per capire cosa è successo”. Il giovane, infine, sottolinea che “per colpa di Piervincenzi” un tossicodipendente è stato cacciato di casa e dice anche di essere pentito per quello che ha fatto. “Vado in giro per Pescara e la gente mi guarda brutto. Sono un meccanico abusivo, magari trovassi un lavoro”. Accanto a lui c’è Kevin Cellini, anche lui denunciato per l’aggressione: “È stato uno sbaglio – afferma Kevin – Ha reagito così, ma se tornasse indietro si comporterebbe diversamente. Chiediamo scusa a Piervincenzi e alla troupe, però anche lui con i suoi modi. Non si fa così”.
Dal canto suo, la Rai spiega che Piervincenzi e la troupe di “Popolo Sovrano” erano entrati in un complesso di case Ater chiamato Ferro di cavallo, considerato la principale piazza di spaccio di Pescara e dell’Abruzzo, per fare delle domande su come si vive nel quartiere: all’improvviso sono stati minacciati e successivamente aggrediti.
La Polizia di Stato di Pescara ha denunciato in stato di libertà i responsabili dell’aggressione ai giornalisti e le indagini condotte dalla Squadra Mobile hanno consentito di identificare i tre pescaresi responsabili dell’aggressione. (agi)