ROMA – “L’amministratore delegato della Società Italiana Elicotteri (concessionaria di Agusta Westland), Andrea Pardi, ha rotto la telecamera a un giornalista di Report, lo ha trascinato dentro l’ufficio e lo ha immobilizzato stringendolo al collo con un braccio”. A denunciare la “violenta aggressione” al giornalista Giorgio Mottola è la stessa redazione del programma di Rai 3 che ha diffuso il filmato dell’aggressione avvenuta ieri all’aeroporto dell’Urbe.
“Il giornalista – riferisce Report – si trovava all’esterno della palazzina, e ha avvicinato il manager per chiedergli un’intervista. Il Pardi non gli ha nemmeno lasciato il tempo di porre la domanda, che lo ha immediatamente aggredito con lo scopo di distruggere la telecamera e contemporaneamente lo ha spinto dentro la palazzina proseguendo l’aggressione in presenza di una decina di impiegati”.
“Nonostante le urla del giornalista – denuncia ancora Report – però nessuno è intervenuto. Solo quando il Pardi si è impossessato della telecamera ha liberato il giornalista, che una volta uscito ha chiamato la polizia. Con l’intervento delle forze dell’ordine il giornalista è rientrato in possesso della telecamera, completamente inagibile, ma recuperando la scheda con la registrazione del filmato”.
“Un fatto di grave e inspiegabile violenza – conclude Report – ai danni di un giornalista che stava facendo solo il suo mestiere. Pardi, che è noto alle cronache per aver tentato in passato di vendere elicotteri all’Iran, è stato denunciato”.
Giorgio Mottola, a Report dal 2012, ha lavorato per Il Fatto Quotidiano, Fox Italia e Le Inchieste di Rainews ed è stato consulente della Bbc per due documentari sulla criminalità organizzata italiana. Ad agosto 2014, Mottola aveva denunciato un’altra aggressione, a Villa San Giovanni, ad opera del sindaco di Verona, Flavio Tosi.
Solidarietà dall’Odg: “Inspiegabili atteggiamenti da buttafuori”
ROMA – L’Ordine nazionale dei giornalisti esprime “solidarietà al collega vittima di un episodio inqualificabile e di inaudita violenza, condanna questo episodio e adotterà tutte le iniziative anche legali per difendere il diritto dei cittadini ad essere informati”.
“Preoccupa – affermano il presidente nazionale dell’Ordine Enzo Iacopino e il segretario Paolo Pirovano – il clima di intimidazione nel quale sono spesso costretti a lavorare gli operatori dell’informazione. Constatiamo che le aggressioni fisiche sono sempre più frequenti e colpiscono colleghi che hanno come unico scopo quello di informare il pubblico e dare voce a tutti”.
Iacopino e Pirovano auspicano, inoltre, “che la società sollevi dall’incarico il gentiluomo che si è reso protagonista dell’episodio” e chiedono alla magistratura di “chiarire, sulla base della registrazione video e audio, la dinamica dei fatti per tutelare il lavoro dei giornalisti troppo spesso minacciato da intimidazioni e da inspiegabili atteggiamenti da buttafuori”.
Corradino e Giulietti: “I media diano adeguato spazio alla notizia”
ROMA – “L’aggressione violenta al giornalista di Report (Rai3) Giorgio Mottola è un fatto gravissimo che non può essere trascurato o sottovalutato”. Lo affermano Stefano Corradino e Giuseppe Giulietti, direttore e portavoce di Articolo 21.
“E non è purtroppo un caso che a subire aggressioni e intimidazioni sono sempre quei cronisti e quelle trasmissioni, come Report di Milena Gabanelli che, in nome della libertà di espressione e della verità cercano di illuminare le tante oscurità, politiche, economiche, sociali… che circondano la nostra quotidianità. Per questo oltre ad esprimere la nostra totale solidarietà ci auguriamo che tutti i media diano l’adeguato spazio al deplorevole episodio di cui è stata vittima una delle migliori trasmissioni del servizio pubblico radiotelevisivo”.