PALERMO – La giornalista Raffaella Cosentino e l’operatore della Tgr Rai Sicilia sono stati aggrediti, questa mattina a Palermo, mentre realizzavano un servizio sulla manifestazione di protesta dei commercianti contro le misure regionali per contenere i contagi della pandemia da Coronavirus. Una violenta aggressione verbale che ha costretto la troupe ad interrompere il servizio e allontanarsi in fretta.
A denunciare il grave episodio è stata la stessa giornalista calabrese, spiegando che «la protesta dei ristoratori è stata pacifica, sebbene non autorizzata e all’indomani degli scontri di Napoli. A Palazzo d’Orleans – ha precisato Cosentino – c’era anche Forza Nuova. I ristoratori si sono dissociati (tranne qualcuno). Un fumogeno, qualche infiltrato, qualche urlo, tra cui una ragazza che diceva: “si alla movida, no agli sbarchi”.
Un ragazzo imprecava contro i poliziotti in tenuta antisommossa. Una donna, parlando in palermitano, li difendeva: “fanno questo lavoro per campare la famiglia”. A questo punto ho pensato: più pacifici di così… Ma appena i ristoratori sono andati via ed è rimasto un gruppo non bene identificato, siamo stati presi di mira da tre uomini esagitati che ci hanno costretto ad andarcene a forza di insulti, urlati con fare minaccioso e totalmente senza mascherina: “terroristi, criminali, sono mesi che ci terrorizzate con il Covid” e altri insulti. Lo stesso messaggio sul “terrorismo dei media” urlato poco prima al megafono (senza mascherina) da Massimo Ursino di Forza Nuova. I tre hanno specificato che ce l’avevano con noi perché siamo della Tgr. Pare abbiano fatto lo stesso con colleghi di altre testate scambiandoli per il Tg3. Siamo andati via prima che la situazione degenerasse, anche perché nessuno dei presenti ha pensato di calmarli o intervenire. Come fosse un problema esclusivamente tra noi e loro. Quindi quello che è successo dopo non lo so. Davanti a Palazzo d’Orleans c’era ancora un po’ di gente».
La Rai ha condannato «con forza l’aggressione subita dalla giornalista Raffaella Cosentino, insieme all’operatore» ed esprimendo loro «solidarietà e vicinanza» considera l’aggressione subita «un atto gravissimo, inaccettabile e intollerabile». (giornalistitalia.it)
CHI È RAFFAELLA COSENTINO
Calabrese di Catanzaro, giornalista professionista dal 17 gennaio 2008, Raffaella Maria Cosentino lavora in Rai dal luglio 2016 ed è in forza alla Tgr Sicilia.
Giornalista documentarista, è specializzata in diritti umani, migrazioni e mafie. Ha lavorato come freelance per diverse testate tra cui la Bbc, la Repubblica, L’Espresso, Internazionale. Ha curato progetti sulla corretta informazione per non discriminare le minoranze, quali il manuale “Parlare Civile” (edizioni Bruno Mondadori 2013), il sito Questione di Immagine. Ha scritto il libro dossier Immigrazione (Città Nuova, 2016). Ha realizzato i documentari: “Eu 013 L’ultima frontiera” (2013), “Sul fronte del mare” (2016) e “Terre Impure” (2017). Tra i riconoscimenti ricevuti: Premio Ivan Bonfanti 2011, Giornalismo d’inchiesta “Gruppo dello zuccherificio” 2012, Premio Pietro Di Donato 2017, Premio Gianluca Congiusta 2017 al RiaceInFestival per il documentario Terre Impure. (giornalistitalia.it)
Unci Sicilia: “Preoccupante escalation di violenza ai cronisti”
L’Unci Sicilia esprime «solidarietà nei confronti di Raffaella Cosentino, giornalista della Tgr Sicilia, costretta ad interrompere il proprio servizio dagli insulti minacciosi di tre uomini non identificati e senza mascherina al termine di una manifestazione pacifica di protesta dei ristoratori palermitani contro le misure anti Covid nella notte tra sabato e domenica scorsi davanti alla sede del governo regionale».
L’Unci considera l’episodio «grave e intollerabile», denuncia «la preoccupante escalation di violenza verbale nei confronti dei cronisti, sempre più spesso bersaglio di invettive da parte di chi individua una corresponsabilità dell’informazione nel clima crescente di disagio sociale determinato dall’emergenza sanitaria, e fa appello al prefetto di Palermo affinché siano garantite le condizioni di agilità professionale a cronisti, cameraman e fotografi costretti a esercitare il diritto-dovere di cronaca in condizioni sempre più difficili». (giornalistitalia.it)