ROMA – “La nostra giornalista, la nostra inviata Eloisa Covelli ci ha appena fatto sapere che era andata questa mattina (ieri, ndr) a cercare l’assessore in pectore del Comune di Roma, Andrea Lo Cicero, nei pressi della sua abitazione a Nepi, vicino Viterbo, e voleva intervistarlo”. A raccontarlo durante la trasmissione “L’aria che tira” la conduttrice Myrta Merlino.
“Pare che lei adesso sia dai carabinieri e stia sporgendo denuncia per violenza privata e danneggiamento perché Lo Cicero, secondo il suo racconto, li ha aggrediti e ha danneggiato la telecamera. Attendiamo di capire qualcosa in più e – ha detto – domani (oggi, ndr) vi faremo vedere le immagini”.
L’assessore in pectore ha, intanto, diffuso un video intitolato “Nessuna aggressione, violata la mia proprietà privata!”. “Si ricorda che le avevo detto di non venire a casa mia a fare interviste?”, dice Lo Cicero.
“Sono tenuta in ostaggio da Lo Cicero”, afferma la giornalista, al telefono presumibilmente con i carabinieri. “Guardate com’è aggressivo Lo Cicero… Lì c’è l’operatore e Lo Cicero non fa niente… Lei (la giornalista, ndr) si è chiusa in macchina… Aspettiamo i carabinieri ovviamente”, dice invece l’assessore in pectore.
“In merito a quanto dichiarato all’interno della trasmissione L’Aria che tira su La 7, ci tengo a precisare – afferma Lo Cicero – che la giornalista insieme al suo operatore hanno violato la mia proprietà privata, irrompendo in casa mia senza alcuna autorizzazione del sottoscritto ed invadendo, dunque, la privacy del sottoscritto, della mia famiglia e del mio domicilio. Appreso il fatto ho invitato giornalista ed operatore ad allontanarsi e a lasciare la mia abitazione. A testimonianza che non ci sia stata alcuna aggressione sono stato io per primo a chiamare i Carabinieri. Sto valutando, pertanto, l’ipotesi di sporgere io denuncia”.
“Ecco infine – prosegue Lo Cicero – un video che ben riassume la cornice di quanto accaduto: qui potete infatti vedere la giornalista stare tranquillamente al telefono e fingere di essere aggredita da me. Corre da sola e afferma «questo mi sta per menare, devo chiudermi in macchina», celebrando un vero e proprio siparietto del ridicolo, mentre io me ne sto fermo e il suo cameraman riprende il tutto beatamente. Avete capito? Ora potete trarre le vostre valutazioni”. (Adnkronos)
Ma Eloisa Covelli, nata a Reggio Calabria il 2 aprile 1984 ed iscritta all’Ordine dei giornalisti della Calabria dal 28 ottobre 2006, sentita da Giornalisti Italia mentre si apprestava a sporgere denuncia ai carabinieri di Nepi, ringrazia quanti le hanno telefonato per esprimerle sincera solidarietà e dà appuntamento a tutti oggi, giovedì 24 giugno, alle ore 11 su La7 a L’aria che tira assicurando: “La verità trionfa sempre”.
Ha denunciato l’assessore in pectore del Comune di Roma Andrea Lo Cicero