NEW YORK (Usa) – Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha elogiato un parlamentare che aggredì un giornalista nel 2017 e ha parlato con grande leggerezza di questa vicenda. Greg Gianforte, esponente dello Stato del Montana alla Camera dei rappresentanti a Washington, ebbe un alterco nel 2017 con un reporter del quotidiano britannico The Guardian, Ben Jacobs, e lo scaraventò a terra. L’aggressione ebbe un’eco nazionale e avvenne quando Gianforte era candidato per un’elezione suppletiva nel Montana, uno stato del Nord degli Stati Uniti. Fu eletto ma successivamente fu condannato a sei mesi di reclusione con sospensione della pena e quaranta ore di lavori socialmente utili.
Trump, che ieri era impegnato in un comizio elettorale proprio nel Montana, ha chiesto di votare per Gianforte in occasione delle elezioni di metà mandato che si svolgeranno a novembre. Lo ha descritto come “un incredibile leader del Montana” e come “una delle persone più rispettate del Congresso”. Poi l’affondo: “A proposito, non lottate mai contro di lui”. Una chiara allusione all’aggressione contro il giornalista. “Un uomo che può fare un body slam è il mio uomo”, ha aggiunto.
Il body slam è un movimento del wrestling che consiste nel sollevare un avversario e lanciarlo a terra.
Il caporedattore del Guardian negli Stati Uniti, John Mulholland, ha criticato le frasi di Trump.
“Celebrare un’aggressione a un giornalista che non svolgeva nient’altro che il suo lavoro è un attacco contro il Primo Emendamento compiuto da qualcuno che ha giurato di difenderlo”, ha dichiarato Mulholland.
Il Primo Emendamento della costituzione americana garantisce la libertà di parola e la libertà di espressione. (askanews)
È “un leader incredibile” Greg Gianforte che scaraventò a terra Ben Jacobs (Guardian)