I Cdr proclamano lo sciopero e il ministro riceverà in settimana il segretario Lorusso

Agenzie di stampa: Lotti convoca la Fnsi

Luca Lotti

Luca Lotti

Raffaele Lorusso

Raffaele Lorusso

ROMA – Il Coordinamento dei Comitati di Redazione delle agenzie di stampa nazionali proclamare una giornata di sciopero per domani, sabato 25 marzo, dalle 6 del mattino alla stessa ora del giorno dopo, ma il ministro Luca Lotti replica al comunicato del coordinamento e “alla luce dei termini ultimativi in esso contenuti”, precisa che “la fase di dialogo e collaborazione tra le parti viene così di fatto unilateralmente compromessa”.
Pertanto, ribadendo “l’attenzione alla salvaguardia del pluralismo dell’informazione e dei livelli occupazionali”, Lotti assicura la propria “disponibilità al dialogo purché avvenga nel reciproco rispetto dei sostanziali principi del confronto” e invita, comunque, “il segretario generale della Federazione Nazionale della Stampa, Raffaele Lorusso, in qualità di rappresentante del comparto, ad un incontro da concordare per la prossima settimana, che avrà al centro tutti i temi legati al bando per l’acquisto dei servizi realizzati dalle agenzie di stampa”.
La risposta di Lotti è, naturalmente, legata allo sciopero proclamato dal Coordinamento dei Cdr “alla luce delle mancate risposte da parte del ministro Luca Lotti”, in una “giornata importante per l’Europa e per l’Italia“. Per questo, fin da ora gli oltre 800 giornalisti delle agenzie di stampa “esprimono il loro rammarico, in primis al capo dello Stato Sergio Mattarella, alle Istituzioni nazionali e Ue e all’opinione pubblica per il silenzio dei notiziari su cui poggia l’intero sistema dell’informazione in Italia”.
I Cdr chiedevano al ministro Lotti “la convocazione per un incontro con il coordinamento dei Cdr e una chiara indicazione di disponibilità ad un vero confronto su soluzioni alternative al bando di gara europeo per il settore, in particolare sulle proposte avanzate dalla Fnsi, alla luce di fondate preoccupazioni”.
Le gare europee, peraltro imminenti, a giudizio dei Cdr di tutte le testate del settore “mettono, infatti, a rischio la sostenibilità e, in alcuni casi, la sopravvivenza delle aziende e delle redazioni, oltre a compromettere il pluralismo dell’informazione e la salvaguardia degli interessi dell’informazione primaria italiana rispetto ai grandi gruppi editoriali stranieri”.
«Per tutta risposta – affermano i Cdr – il ministro “scarica” sui giornalisti delle agenzie, dopo due mesi di dichiarazioni pubbliche di preoccupazione e di richiesta di un vero confronto, l’onere di aver “unilateralmente compromesso” una fantomatica fase di dialogo che da parte sua non c’è mai stata, mentre è stato sempre ribadito, in tutte le sedi, che il bando di gara europeo così concepito è ineluttabile”.
Per questo le redazioni delle agenzie di stampa,“ pur consapevoli del loro ruolo di responsabilità nel Paese, di fronte alla chiusura totale manifestata fino ad oggi dal ministro Luca Lotti, domani si asterranno dal lavoro proclamando il primo sciopero nella storia dell’editoria italiana dell’intero settore dell’informazione primaria».
Circa la disponibilità al dialogo con la Fnsi espressa dal ministro Lotti, il segretario generale Raffaele Lorusso ritiene “fondamentale che il confronto sulle modalità che devono regolare il rapporto fra le agenzie di stampa e il governo vada avanti”.
“La comprensibile preoccupazione dei giornalisti delle agenzie di stampa per una procedura, quale quella della gara europea per l’affidamento dei servizi, che potrebbe mettere a rischio i livelli occupazionali, non deve compromettere – sottolinea Lorusso – né il clima di dialogo che si è già instaurato con il governo né la ricerca di soluzioni alternative, a cominciare da un decreto legge, sul quale sarà necessario procedere con i dovuti approfondimenti”.
Il segretario della Fnsi, rispondendo alla convocazione di Luca Lotti afferma che “la Fnsi è pronta a incontrare nuovamente il ministro “che ringrazio per la disponibilità ad un incontro da tenersi la prossima settimana. A lui – conclude Lorusso – come già nell’incontro dell’altro giorno con il presidente del Consiglio, ribadiremo la nostra contrarietà alla gara europea e la volontà di trovare soluzioni condivise che, nel rispetto delle leggi, assicurino la continuità del servizio e garantiscano l’occupazione”. (giornalistitalia.it)

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