ROMA – «Quelle del ministro Luca Lotti sono parole contraddette dai fatti: in pochi giorni il governo ha dato una forte stretta sugli ammortizzatori sociali per il settore dell’editoria, ha alzato enormemente i requisiti per i prepensionamenti nelle aziende del settore in stato di crisi non mantenendo la promessa che ci sarebbe stata una fase di transizione morbida, e la gara per le convenzioni tra Presidenza del Consiglio e agenzie di stampa è uno strumento tecnicamente incompatibile con gli obiettivi che dichiara di tutela del pluralismo e dell’occupazione».
Ad affermarlo è il Coordinamento dei Comitati di redazione delle agenzie di stampa nazionali (all’indomani del black out di notizie messo in atto nel corso delle assemblee di redazione tenutesi in contemporanea in tutte le agenzie per protestare contro il bando europeo annunciato dal governo, ndr).
«Se il governo si vuole confrontare con le idee e le preoccupazioni dei Cdr – sottolineano in una nota i Cdr – ha la possibilità di farlo, convocando finalmente e rapidamente, entro venerdì, l’incontro che abbiamo chiesto da tempo». (agi)
Il Coordinamento dei Cdr fa riferimento, in particolare, alle affermazioni del ministro Lotti contenute nella nota del Dipartimento Editoria diramata ieri sera: nota nella quale Lotti assicura che «l’impegno a tutelare l’occupazione resta prioritario, così come è stato in questi ultimi anni». (giornalistitalia.it)