ROMA – “Agenzia Nova” e l’agenzia di stampa nazionale libanese “National News Agency” (Nna) hanno sottoscritto un accordo di cooperazione con l’obiettivo di rafforzare lo scambio d’informazioni e la collaborazione tra le due redazioni. Più in generale, «l’intesa punta a favorire una migliore conoscenza tra i due popoli – spiega l’Agenzia Nova – e la collaborazione professionale su temi politici, economici, sociali e culturali».
A siglare l’accordo, Ziad Harfoush, presidente e direttore generale della Nna, e Fabio Squillante, direttore generale di Agenzia Nova.
Vale la pena sottolineare che la Nna è una delle più importanti agenzie del mondo arabo, distinguendosi per la sua indipendenza e la sua autorevolezza. L’agenzia distribuisce i propri notiziari in 54 Paesi, in arabo, inglese e francese. Dal canto suo, Agenzia Nova è la più importante fonte di informazioni italiana sull’attualità politica ed economica internazionale: oltre al notiziario in italiano, l’agenzia pubblica “Nova Arab News”, un servizio quotidiano divenuto ormai il punto di riferimento imprescindibile per i media mediorientali e nord-africani, per tutto ciò che riguarda la proiezioni internazionale del “sistema Paese”.
«L’accordo – ha affermato Squillante nel sottoscriverlo – rafforza la rete internazionale di Agenzia Nova e la sua presenza in un’area che è di cruciale importanza sia per gli sviluppi geopolitici sia, più specificamente, per le imprese e le istituzioni del nostro Paese».
Da parte sua, Harfoush ha ribadito che «l’accordo di cooperazione con Nova aggiunge conoscenza e cultura all’equilibrio di Nna, che ha già accordi di cooperazione con più di un’agenzia straniera. Sebbene Nna sia principalmente locale, ha un’ampia dimensione internazionale e regionale, attraverso i suoi corrispondenti in più capitali. Siamo orgogliosi – ha aggiunto il presidente della Nna – di firmare l’accordo con l’agenzia italiana Nova, soprattutto perché sono tanti i legami culturali, umani e storici che uniscono il Libano all’Italia, che è sempre presente nel cuore di ogni libanese». (giornalistitalia.it)