ROMA – Istituire una sede istituzionale di confronto finalizzata a favorire forme di autoregolamentazione delle piattaforme digitali e lo scambio di buone prassi per l’individuazione ed il contrasto dei fenomeni di disinformazione online nonché a misurarne e valutarne gli effetti. Questo l’obiettivo del tavolo tecnico “per la garanzia del pluralismo e della correttezza dell’informazione sulle piattaforme digitali” promosso dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, la cui riunione di insediamento si è tenuta oggi nella sede Agcom di Roma. Presenti per Agcom i commissari Mario Morcellini, Antonio Nicita e Francesco Posteraro, il segretario generale Riccardo Capecchi ed i direttori Benedetta Alessia Liberatore e Marco Del Mastro, hanno partecipato i rappresentanti di Google, Facebook e Wikipedia, dei principali gruppi editoriali di stampa e radiotelevisivi e delle rispettive associazioni di categoria.
A rappresentare la Federazione Nazionale Stampa Italiana è stato il segretario generale aggiunto Carlo Parisi, che nel suo intervento ha sottolineato che “l’avvento di internet ha reso ancora più labile il confine tra il diritto di espressione garantito dall’articolo 21 della Costituzione e la professione giornalistica, ovvero l’editoria professionale di qualità che, per essere tale, deve essere tutelata dalle leggi nazionali e sovranazionali e sostenuta dall’intervento pubblico che deve premiare le imprese virtuose che impiegano personale giornalistico e, soprattutto, pagano regolarmente stipendi e contributi e non creano concorrenza sleale”.
I lavori del Tavolo fanno seguito alle iniziative avviate a livello europeo e internazionale e si svolgono in coerenza con le finalità di garanzia della libertà di informazione ed espressione perseguite dall’Autorità, nonché con l’attenzione sempre dimostrata dall’Autorità stessa al tema dell’uso corretto e responsabile della rete.
In particolare, partendo dalle esperienze di fact-checking e da altre iniziative avviate da editori di stampa e radiotelevisivi con i social network in alcuni Paesi europei, il Tavolo avvierà la prima fase operativa nel periodo che precede l’avvio della campagna elettorale per le elezioni politiche. Il Tavolo avrà tra i suoi obiettivi anche quello di individuare, nel rispetto della libertà d’espressione, gli strumenti di auto-regolamentazione più efficaci allo scopo di prevenire e contrastare strategie di disinformazione volte a minare la creazione di un dibattito libero e consapevole nella Rete, anche con riferimento a temi che tipicamente sono oggetto di confronto politico-elettorale. In quest’ottica, la partecipazione dei media tradizionali costituirà un prezioso contributo ai lavori.
L’Autorità coinvolgerà successivamente esperti e rappresentanti del mondo accademico e della ricerca scientifica allo scopo di approfondire i temi connessi ai fenomeni della disinformazione online anche sui consumi e marchi, specie nel settore alimentare, sui temi sanitari e sul gioco d’azzardo, che saranno oggetto di appositi tavoli tematici.
“La lotta contro la disinformazione” è una priorità per Facebook e il tema è ancora più importante durante le elezioni. “Le persone – ha sottolineato Facebook – vogliono trovare su Facebook informazioni corrette ed è quello che vogliamo anche noi. Il lavoro del tavolo tecnico istituito da Agcom consentirà di chiarire e rafforzare ulteriormente le procedure che consentono ai partiti politici e alle autorità competenti di segnalarci rapidamente attività o contenuti in violazione della legge italiana o degli standard della comunità di Facebook. Sarà anche un’occasione importante per discutere di eventuali iniziative comuni per sensibilizzare i cittadini italiani sul tema delle notizie false”.
“In linea con la nostra missione, di rendere le informazioni accessibili ed utili per gli utenti, nei mesi scorsi – ha aggiunto Google – abbiamo intensificato i nostri sforzi per evitare la diffusione di contenuti offensivi o fuorvianti. Lo abbiamo fatto migliorando i nostri metodi di valutazione, aggiornando i nostri algoritmi per far emergere contenuti più autorevoli o ancora rendendo disponibile l’etichetta fact check sia sul motore di ricerca sia su Google News per rendere riconoscibili gli articoli che si occupano di verificare i fatti di una notizia. In una logica più ampia, attraverso la nostra Digital News Initiative (Dni), lavoriamo con le organizzazioni del mondo dell’editoria per portare innovazione nel mondo dell’informazione di qualità. Partecipiamo, quindi, con piacere a questo tavolo di lavoro. Crediamo che la collaborazione tra industry e le istituzioni rappresenti il modo migliore per garantire agli utenti informazioni di qualità online”.
Dal canto suo la Fieg esprime “apprezzamento per l’iniziativa promossa dall’Agcom che, nell’istituire il tavolo di contrasto alla disinformazione sulle piattaforme digitali, lo ha significativamente denominato ‘per la garanzia del pluralismo e della correttezza dell’informazione’. La disinformazione si combatte promuovendo la produzione di una informazione corretta e plurale, ossigeno vitale per la società civile. L’informazione di qualità, basata sull’attività professionale dei giornalisti e degli editori, costituisce il primo argine contro la falsa informazione. La raccolta, la verifica, la contestualizzazione e la diffusione delle notizie secondo le regole del giornalismo, con standard qualitativi elevati e certificati, rappresentano armi formidabili contro bufale e fake news”. (giornalistitalia.it)
Partecipano al tavolo tecnico:
Google Italy, Facebook Italy, Fondazione Wikimedia Italia, Federazione Nazionale Stampa Italiana, Federazione Italiana Editori Giornali, Confindustria Radio Televisioni, Aeranti-Corallo, Web Radio Associate, Associazione Nazionale Editoria di Settore, Associazione Nazionale Stampa Online, Rai, Rti Mediaset, La7, Sky Italia, Ciaopeople, Pagella Politica, Agi, Adnkronos, Ordine Nazionale dei Giornalisti, Unione Cattolica Stampa Italiana, Utenti Pubblicità Associati, Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, Unione Nazionale Imprese di Comunicazione, Associazione Aziende di Comunicazione, Iab Italia, Netcomm, Guardia di Finanza – Nucleo Speciale per la Radiodiffusione e l’Editoria.