KABUL (Afghanistan) – Ancora sangue, quello dei giornalisti, in Afghanistan dove domenica, 16 ottobre, è stato assassinato a colpi d’arma da fuoco un altro reporter, Yaqui Sharafat, nella provincia di Zabul. Giornalista della Tv di Stato, Radio Television Afghanistan (RTA), Sharafat è morto durante il trasporto in ospedale per le gravi ferite riportate durante l’attentato: a sparargli un gruppo di uomini armati, a tutt’oggi sconosciuti. Nessun gruppo ha, infatti, rivendicato l’assassinio del giornalista e, sebbene le indagini della polizia siano in corso, non c’è stato alcun arresto.
Dura condanna per l’omicidio di Yaqui Sharafat è stata espressa dalla Federazione internazionale dei giornalisti, la Ifj, insieme all’Associazione indipendente dei giornalisti afghani (AIJA), entrambe “scioccate” per l’accaduto e unite nel chiedere al governo dell’Afghanistan “un impegno serio per individuare i responsabili dell’assassinio del giornalista e assicurarli alla giustizia”.
La Ifj fa notare, con grande amarezza e preoccupazione, che Yaqui Sharafat è l’undicesimo, tra giornalisti e operatori dei media, assassinato in Afghanistan nel 2016.
“Ci uniamo all’Aija – ha dichiarato il segretario generale della Ifj, Anthony Bellanger – nel chiedere al governo afghano un intervento immediato che metta in campo misure a tutela e protezione dei giornalisti, costantemente sotto attacco nel Paese dove il livello di sicurezza per quanti lavorano nel mondo dell’informazione è ancora troppo fragile”. (giornalistitalia.it)
Yaqui Sharafat vittima di un attacco a colpi d’arma da fuoco. Condanna dell’Ifj