ROMA – Dagli stipendi dei dirigenti, al calcolo della pensione, dai costi della struttura ai rendimenti degli investimenti: sono alcuni dei dati che le casse di previdenza dei professionisti metteranno a disposizione degli iscritti attraverso “aree web” sui propri siti. “Sono molto contento per l’accoglimento da parte dei miei colleghi, l’approvazione dei codici è stata unanime, un sentimento comune che ritengo molto importante”. È soddisfatto Andrea Camporese, presidente dell’Adepp, associazione delle 20 casse di previdenza dei professionisti, per l’approvazione, da parte dell’Assemblea dei presidenti, delle linee guide del “codice etico” e del “codice per la trasparenza”, che verranno recepite dai singoli enti “nelle prossime settimane”, dice Camporese all’Ansa aggiungendo che si tratta di “novità molto importanti, frutto di un’interlocuzione interna dei vertici delle casse. Alcuni enti ne sono già dotati, altri li recepiranno”.
L’approvazione dei due codici – precisa – è avvenuta prima della direttiva dell’autorità anticorruzione la quale ci dice che noi non siamo sottoposti alla disciplina generale, in quanto non siamo Pubblica Amministrazione, ma «è bene che andiate in quella direzione».
In tema di trasparenza, “in linea generale ci rendiamo conto della necessità di declinare in modo più preciso il tema della trasparenza verso gli iscritti non perchè oggi non esista niente, esistono anzi molti strumenti. ma per rendere più fruibili, accessibili e più ordinati tutta una serie di dati creeremo aree web ad hoc, denominate «cassa trasparente»”.
A disposizione degli iscritti ci saranno quindi rendimenti, costi degli investimenti, ma anche il costo della struttura della cassa, gli stipendi degli organi, i curricula, fino ad arrivare alle regole previdenziali: come si va in pensione, quali sono i requisiti, dati organizzati e chiari per ognuna delle casse, compreso l’accesso agli atti.
“Si tratta di dati spiega il presidente Adepp – che in molti casi esistono già ma non sono compattati, rendiamo i vari capitoli più visibili”. Non solo. Ogni cassa dovrà individuare un “responsabile della trasparenza”, il cui compito “sarà quello di vigilare affinchè il codice venga applicato in tutte le sue parti”.
“Il codice etico va in una linea affermata sempre negli anni, non abbiamo paura nè vogliamo evitare i controlli. Come casse – conclude Camporese – abbiamo innumerevoli fonti di controllo ma vogliamo rendere massimamente visibili questi dati agli iscritti. prevediamo a maggio un’iniziativa pubblica di presentazione in collaborazione con i nostri ministeri vigilanti, economia e lavoro, e con l’autorità anticorruzione”. (Ansa).