ROMA – È morto nella sua casa romana, dove viveva da lunghissimo tempo, Antonio (Totò) Collaci. Aveva 90 anni. Roma era l’altra città che Totò amava tanto, unitamente alla “sua” Caulonia (Reggio Calabria). È qui che era nato nel 1930 da una famiglia borghese, che gli consentì di compiere gli studi universitari e laurearsi in Legge. Sua, non a caso, la ricostruzione storica delle vicende della cosiddetta “Repubblica di Caulonia”.
Giornalista e scrittore, Totò Collaci, nella sua intensa attività, è stato anche addetto stampa dell’Ente provinciale per il turismo di Roma per poi trasferirsi in Spagna per curare l’ufficio stampa di una multinazionale iberica.
Giovanissimo, fu corrispondente dalla Calabria per diverse testate giornalistiche nazionali. Sul finire degli anni ’70 l’emittente Teletevere, nella quale Collaci conduceva “Il messaggero dello spettacolo” (era anche autore di “Cine Nostrum”), mandava in onda “La storia del cinema italiano” cui Collaci era molto legato.
Tra le sue pubblicazioni, il romanzo “L’Upaf” (Cartia editore), che ha vinto tre premi; la commedia “Un posto per me”, dalla quale è stato ricavato il musical “Briscolino”; e, ancora, la guida storico-artistica “Conoscere Roma” (Istituto editoriale Brera), “Fratelli d’Ikaria: le satire” (Croce), “Roma in rima” (Gangemi), “Riminiscenze” (la ricostruzione in versi e prosa della vita giovanile vissuta a Caulonia), “Galla Placidia: la vita e i giorni” (Mursia) e “Teodorico il grande” (Mursia). (giornalistitalia.it)
Ilario Camerieri