ROMA – Antonio Sassone, Tony per gli amici, giornalista di razza, un uomo brillante e charmant, si è spento la scorsa notte, all’ospedale San Camillo di Roma, sotto gli occhi della figlia Gabriella, giornalista e volto tv, ancora sotto shock.
Era nato il 4 ottobre del 1933 nel paesino calabro-albanese di Lungro, in provincia di Cosenza, e si era fatto un nome nel mondo del giornalismo medico-scientifico lavorando come inviato di punta per la sanità, la medicina e la scienza per l’Agenzia Giornalistica Italia (Eni) fino alla pensione. Ma ancor prima era stato a capo dell’ufficio stampa del Ministero della Sanità col ministro Ripamonti, per poi collaborare con i più noti sindacati della sanità, da Anaao a Aaroi, sino al Sindacato Veterinari Medicina Pubblica.
Tony dalla grinta incredibile e la scrittura raffinata, era considerato “una tigre del giornalismo”, che arrivava sempre per primo sulla notizia: nel corso della sua carriera ha collaborato anche per Il Giorno, Affari Italiani, Mondo Salute e vari magazine rosa settimanali, fino a diventare vaticanista per il settimanale cattolico di Torino “Il nostro Tempo”.
Scrittore e poeta, andava molto fiero del libro di poesie che aveva pubblicato nel gennaio 2000 per Campanotto Editore intitolato “Millennio Alfa Omega”. Poesie intime e toccanti che svelarono il suo vero cuore di panna, con versi struggenti dedicati al padre salinaro, al lamento per la sorella maggiore emigrata in Argentina, fino a poesie sull’attualità politica e sociale come la “Preghiera del Lavavetri”, “Altri Mondi”, “Terza Età”, “Nuovo Millennio”.
Tony, che nel 1994 aveva perso l’adorata moglie Liana Loffredi, a soli 52 anni per un brutto male, lasciandolo a fare il “mammo” ai figli e, dopo un’ischemia cerebrale che lo colpì nell’estate del 2017, si è dovuto affidare alle amorevoli cure della figlia Gabriella. Il primogenito, Vladimiro, che vive in Gran Bretagna, è professore universitario a Southampton dove dirige il Dipartimento di Cyber Security e ha due figli, Simona e Mattia. L’altro figlio, Dimitri, lavora nel cinema, il terzogenito, Igor, è funzionario dell’Enpam.
Appassionato del suo lavoro, per il quale ha girato il mondo, è stato anche amante della mondanità, dei ricevimenti e delle feste, soprattutto da quando era rimasto vedovo, e accompagnava la figlia Gabriella a tutti gli eventi mondani a cui partecipava della Roma by night facendosi riconoscere e amare da tutti per l’intelligenza, la cultura, la classe, il garbo e la gentilezza
La sua morte è stata un duro colpo per i figli, soprattutto per Gabriella, i due erano legatissimi da sempre, inseparabili ogni Natale, ogni Capodanno, ogni vacanza agostana, ogni compleanno. Lei pensava che il padre fosse un “Highlander” che sarebbe vissuto fino a 100 anni. Purtroppo il destino ha deciso diversamente anche se arrivare a 90 anni pieni non è da tutti di questi tempi.
Moltissimi i messaggi di cordoglio arrivati ai figli dagli amici e colleghi, tra cui quello di Enrico Lucci di “Striscia la Notizia” che ha scritto alla Sax nazionale di cui è molto amico: “La sua forza continua a vivere nella tua vulcanica e tenera potenza. Un abbraccione fraterno”.
I funerali saranno celebrati da don Walter Insero nella Chiesa degli Artisti di Piazza del Popolo venerdì 2 agosto alle ore 16.
Alla famiglia le condoglianze del Direttore e della Redazione di Giornalisti Italia. (giornalistitalia.it)
Donatella Gimigliano